giovedì 10 dicembre 2015

BAIL-IN E RISVEGLI TARDIVI: LA SUB-HOLDING ITALIA SUBISCE ANCORA


http://mr.comingsoon.it/imgdb/locandine/big/14926.jpg

1. La soluzione del bail-in anticipato, in Italia, rispetto alla entrata in vigore delle norme interne di recepimento della disciplina UE-M in tema di "Unione bancaria", introdotta (poi anche nella legge di stabilità) dal decreto "Morando" salva-banche (Banca Etruria, CariChieti, Cassa di Risparmio di Ferrara e Banca Marche), potrebbe stupire solo chi, e purtroppo sono molti, non ha voluto informarsi prima e crede che l'euro, e l'UE, NON siano il principale problema italiano.

Quest'ultima convinzione è mantenibile solo a condizione di rassegnarsi al condizionamento mediatico su cui si regge il potere sovranazionale che condiziona, fin nei minimi dettagli, l'esercizio dei poteri pubblici e di governo in Italia. 
In sostanza, è una convinzione che si regge su quella ignoranza idealistica per cui si crede che una spietata regolazione ordoliberista della società abbia a che fare qualcosa con la pace e la cooperazione in Europa.
Ricordiamo, perchè ora più che mai, assume senso:
«Il controllo economico non è il semplice controllo di un settore della vita umana che possa essere separato dal resto; è il controllo dei mezzi per tutti i nostri fini. E chiunque abbia il controllo dei mezzi deve anche determinare quali fini debbano essere alimentati, quali valori vadano stimati […] in breve, ciò che gli uomini debbano credere e ciò per cui debbano affannarsi».

(F. von Hayek da "Verso la schiavitù", 1944).


2. Per capire, come l'attuale fenomeno di stupore e rabbia collettivi non siano altro che il tardivo risveglio di ingenui e terrorizzati cittadini che si sono rifiutati persino di tentare di capire, vi riportiamo alcuni passaggi dell'intervista rilasciata da una impiegata bancaria di Nuova’ Banca Marche spa. dopo aver scritto una lettera al capo del governo:

...«L’operazione che era stata inizialmente presentata dall’Abi, che avrebbe comportato decisamente meno problemi ai risparmiatori, è stata rigettata dalla Commissione europea in quanto considerata appunto aiuto di Stato. Ma ho chiesto al premier: ‘Come può esserlo un prestito ponte emesso da una cordata di istituti di credito assolutamente privati?’ Nessuno spiega cosa abbia indotto la commissione a definirli in tal senso e perché il nostro governo non abbia potuto far opposizione».
...«Lei si rende conto di quanto questa manovra peserà sulla nota e storica propensione al risparmio degli italiani? Come possiamo fidarci, e qui parlo da risparmiatrice, di un Paese che non tutela i suoi stessi figli, ma che li sacrifica all’Europa? E in cambio di cosa?  
Solo per portare sulla giacca la stellina dei più bravi della classe per essere una delle nazioni che meno hanno ricorso agli aiuti di Stato? 
In una situazione del genere, sebbene forse sarebbe stato meglio ricorrere alla Corte Europea per dimostrare l’infondatezza del principio su cui si è basato il rifiuto del piano dell’Abi da parte della Commissione, varare i Tremonti Bond ‘bis’ come per Monte dei Paschi di Siena sarebbe stato il male minore».
...«Sì, ho scritto: ‘Lei rappresenta l’Italia, noi ancora siamo cittadini italiani, e non voglio credere che ormai la repubblica italiana non esista più e sia una semplice ‘succursale’ della casa madre Germania. Mi scusi se mi permetto di dare consigli o parziali ricette per cercare di risolvere almeno in parte questo enorme disastro, ma mi creda che dover parlare ogni giorno con azionisti e obbligazionisti è terribile, specie perché nessuno di noi dipendenti, ignari del dissesto fino al giorno del commissariamento, è in grado di giustificare come ottimi istituti siano riusciti a fare una fine così ingloriosa».

3. Tutte cose sensate, non c'è dubbio.
Ma questa stessa impiegata avrebbe avuto tutti i dati e le informazioni a disposizione per capire che questa direzione inevitabile era stata già intrapresa dall'Italia ben prima del "pasticciaccio brutto" in questione.

Collegamento permanente dell'immagine integrata

Solo a titolo di esempio, dato che anche da altre fonti avrebbe potuto informarsi e capire, se avesse voluto, - superando il barrage dei media ufficiali intrisi di "ci vuole più €uropa" e pronti da sempre ad esaltare, sacralizzando ogni idea proveniente da Bruxelles o Francoforte, la "grande conquista" dell'Unione bancaria"-, riporto alcuni brani di post degli scorsi anni, esattamente sui temi che lei solleva oggi (facendolo precedere da un'opportuna citazione da fonte BCE):
La stabilità finanziaria in Europa e il progresso verso l’unione bancaria. Intervento di Jörg Asmussen, membro del Comitato esecutivo della BCE, a “The Way Forward for the Eurozone and Europe: A Conversation with European Policymakers”, organizzato da Brookings Institution e dal Center for the United States and Europe, Washington, 18 aprile 2013


 4. Sulla "italianità" (only) degli aiuti di Stato...

 

BANCHE, CONCORRENZA E...ULLALA', "AIUTI DI STATO" (29 luglio 2013)

"Il settore bancario, poi, è quello che, essendo affidata la vigilanza di settore alle banche centrali nazionali, e non essendo completato il passaggio alla BCE della vigilanza "strategica" su tutto il sistema bancario UEM, soffre della maggior disattenzione possibile da parte della Commissione quanto al colpire posizioni di mercato abusive, "intese" restrittive della concorrenza (sanzionate in termini ridicoli), e oligopoli che si allargano in funzione della, talvolta misteriosa, capacità di espansione di certi istituti.

Ma gli "aiuti di Stato", quelli no: quelli la Commissione, anche rispetto al sistema bancario, non li può tollerare.
La dimostrazione?
Almunia, il commisssario UE alla concorrenza, subito se la prende con l'aiuto italiano, dato dal governo Monti, al Monte dei Paschi di Siena.
"Per Bruxelles il piano di ristrutturazione di Mps e' troppo morbido sul fronte dei compensi dei manager, il taglio dei costi e il trattamento dei creditori'' e senza modifiche ''urgenti'' il commissario alla concorrenza, Joaquin Almunia, aprira' una procedura di infrazione della durata di sei mesi che potrebbe portare a sanzioni o al rimborso forzato dei 3,9 miliardi di Monti bond. Lo scrive il Financial Times dando notizia di una lettera di Almunia al ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni datata 16 luglio."
Tutto regolare, allora?

Mica tanto. L'Italia si ritrova, ancora una volta, nella posizione di Fantozzi: "subisce ancora". 

Sempre e comunque. Tralasciamo, per carità di Patria (è proprio il caso di dirlo), il caso dei salvataggi tedeschi alla propria industria bancaria: ne abbiamo parlato molte volte.
E' interessante il secondo "lato" del "von Hayek per fessi", quello francese.
L'Italia è sotto procedura di infrazione per 3,9 miliardi di "Monti bond", cioè per il soccorso finanziario (che incrementa il debito pubblico, sia chiaro) dato a MPS.
E' "divertente", vedere il diverso atteggiamento della Commissione sui salvataggi bancari francesi, per dimensioni incomparabilmente superiori al caso MPS; e non certo meno recenti, cioè non considerabili sotto l'occhio post-Cipro ora usato dalla Commissione.
Facciamo un piccolo elenco dei "via libera" della Commissione rispetto alle operazioni di Hollande e, soprattutto, Banque de France (quella che "certifica", nel sistema STEP, il francesissimo mercato Euroclear, senza che la BCe si disturbi a "vigilare" troppo):
- per Credit Immobilier de France, nel febbraio 2013, la Commissione ha avallato un salvataggio sotto forma di garanzie pubbliche (equivalenti in teoria a debito pubblico, come gli stessi Monti bonds), per 16 miliardi;
- per Banque PSA, banca aziendale del realtivo gruppo automobilistico, sono state fornite analoghe garanzie per 7 miliardi. La Commissione, sempre a febbraio, ha fornito il suo consenso anche a questa operazione (che finanzia in sostanza la ristrutturazione anche del gruppo automobilistico e ha ridato "accesso ai mercati" all'istituto bancario);
- il gruppo franco-belga Dexia ha utilizzato garanzie pubbliche per 72 miliardi, che nell'anno in corso dovrebbero scendere (non si sa come) a 33 miliardi, mentre lo Stato francese ha finora fornito garanzie per, pensa tu, 39 miliardi (il che porta il tutto, pur sempre, a 10 volte il volume di intervento italiano su MPS). Che fa la Commissione? All'inizio del 2013 ha autorizzato la terza tranche di salvataggio, che dà allo Stato francese la qualità di azionista (obbligato a sostenere il previsto aumento di capitale di 5,5 miliardi), al 50,02%.
L'Eliseo cosa fa? "Minimizza e smentisce", ma i tre salvataggi (limitandosi a questi), fino ad ora, gli sono costati circa 65 miliardi (miliardo più miliardo meno; tanto c'è Euroclear a tenere in piedi la baracca con liquidità nuova, in euro, della BCE).
Insomma, Commissione "inflessibile" con l'Italia: tanto in effetti, l'euro pare che ce l'abbiamo solo noi, mica più la Francia. E siamo pure euro-entusiasti."

5. Sul "ricorrere" alla Corte UE, anche solo tentando di ricevere un trattamento omogeneo rispetto agli altri Stati-membri, rammentiamo la questione Alitalia, indice, anticipatorio ed altamente eloquente, di una salda tradizione di acquiescenza italiana al superiore e incontestabile paradigma "concorrenziale" UE: 

 

CHE FINE HANNO FATTO I 900 MILIONI CHE L'U€ DOVEVA RISARCIRE AD ALITALIA? (27 settembre 2013)

"Per capire la questione Alitalia, ho trovato questo puntuale e informato articolo di Guido Gazzoli.
Ve ne riporto alcuni passaggi, perchè la vicenda che ne emerge dovrebbe bastare, da sola, a capire a che livello sia arrivato il liberismo €urotrainato della nostra classe politica:
"Come non ricordare infatti il 1998, quando proprio un'Alitalia IN ATTIVO, guidata da un manager che vi era entrato coi calzoni corti e un Presidente ingegnere aeronautico (fatto quasi illogico nela nostra mentalità politico-industriale), stava per trasformarsi, con l'intelligente fusione con l'olandese KLM, nella più grande compagnia aerea europea, con due hub altamente atrategici, Roma e Malpensa. 

Proprio l'apertura dello scalo varesino segnò l'inizio del crollo di Alitalia: la politica non solo si adoperò intensamente in infuocati conflitti campanilistici, più consoni al Basso Medioevo che non agli albori del terzo millennio, ma addirittura non mosse un dito quando l'UE, oltre a bloccare il trasferimento degli slot da Linate a Malpensa, decise che il prestito chiesto da Alitalia allo Stato, a condizioni bancarie estremamemente più dure di quelle concesse da Francia e Spagna quasi nello stesso periodo ai loro rispettivi vettori di "bandiera", non era da inquadrarsi come un'operazione finanziaria (sarebbe servita per uniformare la flotta di lungo raggio a quella olandese mediante l'acquisto di Boeing 747 di ultima generazione....), bensì come un aiuto di Stato e quindi passibile di sanzioni durissime, quali l'impossibilità di acquisire nuovi aerei, di praticare le tariffe più vantaggiose e di aprire nuovi scali. L'apertura di Malpensa da riscossa si trasformò in "de profundis".
Una situazione che si sarebbe potuta evitare se solo una politica fino a quel momento scellerata (e pure dopo, purtroppo), avesse fatto quadrato e si fosse opposta. Invece l'unico a contrastare questo diktat dettato dalle lobbies di Bruxelles, fu l'allora a.d. Domenico Cempella, che citò l'Unione alla corte dell'Aia e vinse dopo tre anni di processi con una sentenza che obbligava l'UE a risarcire con 900 milioni di euro Alitalia per i danni subiti: soldi che non mi ruslta che siano mai arrivati"

 

6. Invece quanto alla  condizione (sovrana?) italiana di essere una "semplice ‘succursale’ della casa madre Germania", eccovi serviti:

 

LA "HOLDING-ITALIA" E IL SACRO ROMANO IMPERO. CONGIUNTURA FRATTALICA (3 aprile 2013)

"Insomma le elezioni (ripeto: nazionali e locali) funzionano come strumento per la formazione di un atipico consiglio di amministrazione di una holding o, più esattamente, grazie alla "riforma" del Titolo V della Costituzione, di una serie di holdings che controllano una sterminata quantità di "soggetti operativi" (a cominciare dal governo che funziona come comitato esecutivo, ristretto, di amministratori delegati): non solo società pubbliche e miste, ma anche enti, consulenti, organismi persino previsti dalla Costituzione.
Ma tutti, consiglio di amministrazione della holding e soggetti operativi, invariabilmente asserviti ad un'unica mission: realizzare ciò che "vuole l'Europa", contro gli interessi nazionali chiaramente indicati dalla Costituzione come inderogabili

La foglia di fico, che non fa trapelare la già avvenuta colonizzazione italiana da parte delle potenze (bancarie) straniere che esprimono la governance europea e fungono perciò da azionisti di controllo della holding, è che, per ora, nel consiglio di amministrazione-Italia (assemblee nazionali e locali), siedono cittadini italiani. Per ora.
Ma questo avveniva anche nel Sacro Romano Impero carolingio e poi germanico, dove i margravi e i duchi e i vescovi-principi o conti, per conto dell'imperatore, erano per lo più nativi (non sempre, ma anche se venivano dall'estero, come un Olli Rehn, dovevano comunque accattivarsi i vassalli locali e tutti insieme governare un popolo di miserabili in quello che era un assetto parassitario o, in tempi di crisi e di guerra, "predatorio").

Ora tutto questo ci dice che il valoroso alleato - tedesco, anche se in origine doveva essere franco-tedesco, nel vero spirito, o fantasma, del Sacro Romano Impero-, sta dispiegando sempre più le forze sul territorio italiano."
Sipario (vociare animato, ma tardivo, dal pubblico)... 

20 commenti:

  1. Comunque, in perfetto stile riformistico €uropeo, ci è puntualmente scappato il morto:

    http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2015/12/09/banca-fallisce-e-resta-senza-risparmi-suicida-vicino-roma_9e345272-5c15-4da6-bbce-21782e5c2e70.html

    E adesso, prende il via il triste scaricabarile reciproco Renzi-UE..... e meno male che i tempi dell'irresponsabilità erano finiti.....

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    1. Sì, il post partiva proprio da questa tragedia annunciata...
      Lo scaricabarile è solo tattica transitoria in attesa dell'inasprimento della disciplina dal 2016; e senza alcun fondo di salvataggio UEM operativo, per l'opposizione della Germania (v.link nel post al prematuro panegirico del Sole).
      Il processo di espropriazione del risparmio italiano è solo agli inizi e nulla, per ora, pare poterli fermare

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    2. No, nessuno. Ed il salmonato riprende voci che già circolano nell'universo piddino: "colpa loro"

      http://www.econopoly.ilsole24ore.com/2015/12/10/salvabanche-perche-e-meglio-il-bail-in-del-bail-out-con-un-occhio-a-churchill/

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  2. E parallelamente all'esproprio (tutt'altro che proletario) dei risparmi, continua l'impegno del PD e dei suoi alleati per colpire le pensioni, mediante il famoso ricalcolo. In Parlamento (1 Commissione della Camera)si sta discutendo di una riforma dei vitalizi,cui si vorrebbe applicare retroattivamente il sistema contributivo, ma vista la evidente incostituzionalità del provvedimento, si stanno già preparando ad una modifica costituzionale, che consenta di superare definitivamente il principio della tutela dei diritti acquisiti. Una simile modifica verrà ovviamente presentata quale provvedimento "anticasta", ma a quel punto sarà aperta la strada al taglio di tutte le pensioni, realizzando così il sogno dell'ineffabile presidente dell'INPS. L'ordoliberismo si alimenta del resto proprio abbassando i livelli di benessere del 95% dei cittadini, e facendo prosperare il restante 5%, appartenente al mondo mediatico finanziario e politico.
    p.s. Segnalo che "La costituzione nella palude", che ho acquistato oggi, è disponibile in numerose copie alla Feltrinelli di Galleria Sordi a Roma, ove è posizionato fra le novità nel settore saggi di attualità.

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    1. Il disastro annunziato dell'ennesima riforma ordoliberista della Costituzione, sia chiaro, incorrerebbe nel piccolo dettaglio della incostituzionalità interna, in quanto contrario allart.3, comma 2, della Cost. stessa, cioè alla più importante fra le norme immodificabili.

      Ma a questo punto, non credo che, nella giurisprudenza della Corte, Calamandrei, Moro, Mortati, Ghidini, Fanfani e Lelio Basso, possano essere considerati più rilevanti di...Boeri.

      Nel P.S., mi dai una buona notizia: ma non vorrei apparire troppo autorefenziale, in questo disastro di dimensioni epiche della democrazia (sostanziale: ma che lo dico affa'?)

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    2. parimenti continua la restrizione dei farmaci pagati dal SSN.

      ogni 6 mesi mi accordo (io, che quasi non ne prendo) che un farmaco nuovo è diventato a pagamento.

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  3. Perdonate OT. Volevo metterlo sotto "Riflessione frattalica... " del tre agosto, 2014 ma il server impedisce.

    Se questa notizia è solida e verrà confermata dalla realtà dei fatti, direi che ci siamo

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    1. Questa più o meno la conoscevo.
      Per aggiornare l'ipotesi frattalica, mi occorre un'ispirazione nitida, in questo mostruoso caos (deliberatamente indotto). Vediamo se arriva...

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  4. Spaventoso vedere l'ignoranza è l'impreparazione dei politici italiani nei settori: politica, economia, legge(i trattati) è specialmente in tattice di negoziazione è comunicazione. Il nulla assoluto.
    L'italia è la terza potenza economica nel euro-zona "ancora" è si vendono o presentano come se fossero i fratalli minori della Grecia (vedi lista Tsipras Italia).
    Questi porci stanno prendendo calci in culo è ceffoni dalla commissione europea in continuazione è poi scaricano tutto sul popolo italiano con i vari Spin (corruzzione, spesa pubblica, bamboccioni 40 enni che vivono dalla mamma ecc ecc ecc). È il popolo italiano inpestato totalmente dalla Propaganda del "più Europa" persino applaude.
    Chiaramente i commissari EU hanno capito benissimo con che razza di deficienti hanno a che fare è continueranno a scaricare più merda possibile ai rapresentanti fantozzi italiani è queste merde al popolo italiano.
    Inquietante, molto inquietante. :-((

    Discraziatamente l'italia nella sua più brutta crisi dal 1860 viene governata da deficienti cronici. Non cercano minimamente come fanno altri Leader europei di cercare almeno a diffendere gli interessi della nazione che rapresentano, nulla. Tutto ma proprio tutto va sottomesso totalmente al "più Europa" è non vedono che il "più Europa" è un avvoltoio.
    Con questi governanti le banche italiane sono altamente instabili. Attenzione.

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  5. @stopmonetaunica: non so perchè ma non mi ha "preso" il tuo commento. Mi spiace. Se ti va ripostalo...

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  6. Incredibile come siano riusciti ad indottrinare un intero popolo, quello italiano (dai vari Presidenti del Consiglio fino all'ultimo Piddino), e farlo arrivare ad esigere, tra un turbinio di bandiere blu-stellate e al grido sognante di più Europa, la propria distruzione, la propria estinzione. Qui ne va delle più elementari leggi della sopravvivenza, che sono state invertite. Il popolo italiano è stato convinto che per espiare i propri supposti peccati debba riuscire ad essere così virtuoso, ma così virtuoso, da estinguersi, biologicamente, per sempre. E i dati parlano chiaro:
    "L’Onu: più morti che nascite, gli italiani sono in via di estinzione
    La popolazione rimane stabile solo grazie agli immigrati
    Gli italiani sono un gruppo etnico in via di estinzione. Non spariremo domani, ma spariremo, se le tendenze individuate dalla Population Division del Department of Economic and Social Affairs dell’Onu non verrano invertite. E non c’è ragione per sperare che questo avvenga, perché il rapporto fra nascite e decessi nel nostro Paese è negativo dal 1990, e nel 2015 ha raggiunto il livello più basso, cioè - 1,1%. Il tasso di fertilità resta sotto il livello necessario a rimpiazzare la popolazione attuale, e la nostra età media è fra le più alte tra i Paesi sviluppati, con tutti i problemi che questo comporta per la sostenibilità del sistema previdenziale.
    ...Le prospettive diventano ancora peggiori, se consideriamo i dati più specifici ed eloquenti. Ad esempio la «rate of natural increase», che significa il rapporto fra le nascite e i decessi, e quindi è il vero indicatore delle prospettive future del Paese. In Italia questo dato è negativo dal 1990, ma nel 2015 ha raggiunto il valore peggiore di sempre, cioè -1,1. In altre parole, i decessi diventano sempre più delle nascite, e anche qui non serve un genio per capire cosa voglia dire questo dato per una nazione. La nostra età media è salita a 45,9 anni, e fra i Paesi più sviluppati peggio di noi ci sono solo il Giappone, con 46,5, e la Germania, con 46,2. "
    http://www.lastampa.it/2015/07/31/economia/italiani-in-via-di-estinzione-9cC2AY3yx2dhB3SNQPRAvN/pagina.html
    Vengono in mente, in senso ironico, le parole di Così Parlò Zaratustra:
    "Io amo coloro che non sanno vivere altrimenti che per sparire giacché sono quelli che vanno oltre.
    Amo colui che vive per conoscere, e che vuol conoscere affinché, un giorno, viva il superuomo. E in tal modo egli vuol la propria distruzione.
    Amo colui che si vergogna se il dado cade in suo favore e si domanda: ho io forse barato al gioco? — giacché egli vuole perire.
    Amo colui che getta parole d'oro dinanzi alle sue azioni e mantiene sempre di più di quanto ha promesso poiché egli vuole la propria distruzione."
    I nostri governanti, che mantengono sempre di più di quanto promettono alla Commissione Europea e alla BCE, esigono, pretendono, la propria distruzione, insieme al popolo da loro "governato", affinché, un giorno, "finalmente", viva il "superuomo" meticcio di Kalergi.

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  7. Ecco finalmente giunta la risposta a tutti i "free market-noeuro" antistatalisti e anti spesa pubblica (che per loro è sempre e comunque improduttiva o fonte di corruZZione), che credevano di essere diventati ricchi dopo essersi comprati una casa, e che credevano che l'introduzione dell'euro equivalesse semplicemente ad un aumento di tasse dirette da parte del governo sul proprio patrimonio immobiliare:
    "Il patrimonio immobiliare italiano ha visto ridurre il valore del 20% dal 2010, e la cosa più preoccupante è che questa discesa non si è ancora fermata, al contrario di quanto accede, ad esempio, in Spagna o nei Paesi Bassi."
    http://scenarieconomici.it/il-disastro-del-mercato-immobiliare-italiano-prosegue/
    Massì, non eravamo tutti ricchi, noi italiani, perché avevamo la casa di proprietà? Avere un welfare ed un'industria statale era da Unione Sovietica, oibò.
    Mi ricordo, anni fa, con il mio stipendio da mille euro al mese, mentre stavo cercando una casa da comperare nella mia città, ed i prezzi erano tutti dai 150.000 euro in su, anche per appartamenti di 40-50 mq. Se avessi potuto fare la fotosintesi clorofilliana, e nutrirmi solo di acqua ed energia solare, avrei comunque impiegato 13 anni per ripagare il prestito (non contando gli interessi).
    Se la ricchezza europea fosse valutata solo in termini di percentuale di proprietari di case (prescindendo dalle speculazioni immobiliari che fanno lievitare i prezzi) allora la Romania sarebbe la regione più ricca dell'Europa,
    "(ICE) - ROMA, 26 NOV - La Romania ha registrato nel 2014 il tasso UE più alto della popolazione che vive in case di proprietà, nonostante l'economia sia tra le piu’ povere dell'Unione . Lo riferiscono i dati dell’l'ufficio statistico Eurostat.
    Con il 96,1% della popolazione che possiede una casa, la Romania è seguita nella classifica Eurostat da Slovacchia (90,3%), Lituania (89,9%), Croazia (89,7%) e Ungheria (89,1%). I tassi più bassi si sono riscontrati in Germania (52,5%), Austria (57,2 %), Danimarca (63,3 %), Regno Unito (64,8 %) e Francia (65,1 %).
    L'Italia invece è leggermente sopra la media per quanto riguarda le case di proprietà (73,2%)."
    http://mefite.ice.it/cenweb/ICE/News/ICENews.aspx?cod=68337&idRubrica=9
    E' il modello Rumeno che vogliono replicare i nostrani spaghetti noeuro antispesapubblica e anti industria pubblica?
    Massì, basta proteggere la casa dalle tasse, e se poi non ho un lavoro e una pensione, allora, per nutrirmi, ricorrerò alla fotosintesi clorofilliana.

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  8. E poi ci si stupisce se la gente comune, l'uomo della strada, non capisce? Allora questa qui lavora in banca e lasciamo stare che non conosce quale sia l'ausiliare di ricorrere, ma afferma che nessuno dei dipendenti sapeva. Certo, la quasi totalità dei dipendenti dorme, come l'uomo della strada. Qualcuno invece sapeva e sa, altro che ottimi istituti. Continui pure il suo sonno. Non è con lei che questo paese cambierà. E neanche con la sua lettera. Se l'€ è il primo problema queste persone sono il suo corollario.

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  9. Mi pare che questa vicenda offra anche l'occasione per un confronto diretto fra disinformazione vecchia e nuova.
    Si è partiti in tono minore trattandola come una notiziola su di una piccola banca di provincia e c'è voluto un suicidio per portarla in cima alle cronache, dove oggi sta a dispetto delle originali intenzioni di "troncare e sopire".
    L'evoluzione della storia è già scritta: dichiarazioni governative forti e contraddittorie, espertoni assortiti, qualche pezzo di colore. Rumore, polverone, chiacchiere finché verrà la prossima notizia (e sempre sia fatta la volontà europea).
    Nel ventennio fascista la storia non sarebbe neppure cominciata: i suicidi come tali erano esclusi dalle notizie e trasformati in "incidenti" ("fatali" o vascolari). Un tradizionale esempio di controllo dell'informazione in un regime totalitario, e potrebbe sembrare molto più efficiente di quello praticato attualmente. Ma c'è una differenza.
    Durante il ventennio i cittadini, o almeno la grande maggioranza, sapevano che la disinformazione c'era, che alcune cose dovevano essere dette e certi fatti dovevano sparire. Oggi la stragrande maggioranza è ancora convinta che i media possano essere di parte ma che complessivamente la disinformazione NON CI SIA.
    Questa, direi, è la differenza fra vecchio e nuovo, e vale bene il lavoro in più necessario per ottenere questo risultato.

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    1. Giusto: ma questa è anche l'occasione che ha il Papa di prendere una posizione su qualcosa, tanto evidente e sotto i suoi occhi, che Egli condanna in astratto ma su cui, finora, ha taciuto in concreto.

      Tacendo, - sui fatti €uropei, dalla Grecia alla disoccupazione indotta per conservare una moneta, fino all'esproprio del risparmio dei cittadini che finiscono in disperazione-, quando invece scorgere la connessione tra gli enunciati astratti e le tragedie attuali non è certo difficile...
      E non ha in fondo importanza capire perchè lo abbia fatto finora (è facilmente intuibile): quello che conta è che risulta sempre più singolare non parlarne in modo inequivocabile...
      Smascherando, in definitiva, quella disinformazione orchestrata che in Italia appare così evidente

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    2. Ecco, chiedete al riverito signor Gazzoli, finissimo intellettuale, grandissimo suonatore di sassofono, che visitando il Macchu Picchu ebbe la profonda intuizione di essere vissuto lí in una vita precedente (me lo confessò in un certo coffee shop), chiedetegli come mai i naviganti non scioperavano mai?
      Come mai i nobili naviganti andavano dal sindacato ma solo per elemosinare favori di vario tipo?
      E come mai i sindacati decisero di punto in bianco di rigettare il piano di Spinetta?
      Chi era venuto a fare un'offerta che non si poteva rifiutare (prendendoli ovviamente in giro ma avevano talmente l'acqua alla gola che ci cascarono con tutte le scarpe)?
      E come mai i lavoratori sapevano perfettamente tutto ma non andarono a fare i picchetti salvo alcuni del tutto isolati?
      E come mai nel 2008 al momento del piano dei capitani coraggiosi si sono decisi improvvisamente a scioperare salvo il piccolo dettaglio che il piano contro cui protestavano fu accettato senza cambiare una sola virgola il che significa ovviamente che era già stato firmato "prima" e che si scioperava solo per evitare che in seguito le iscrizioni precipitassero? Perché se non scioperi per quasi trent'anni, lasci consapevolmente rapinare la tua stessa azienda sperando di mantenere i privilegi contrattuali in cambio del tuo appeasement, non è che ti puoi mettere a fare casino due mesi prima del crollo definitivo, no? Non hai la minima speranza quando tutto è perduto, non vi pare?
      Quasi trent'anni senza proteste degne di questo nome salvo una volta per il licenziamento ingiusto di due o tre colleghi...prima e dopo più nulla...

      È sempre colpa dei padroni o il signor Gazzoli ci vuole raccontare qual'è il vero livello di coscienza dei lavoratori del comparto naviganti?

      Non solo il livello di coscienza ma di competenza perché oggi tanti sembrano bravi a chiacchierare ma quando era il momento di darsi da fare forse, ipotizzo senza sapere nulla per carità, erano stati presi fischi per fiaschi di brutto. Alcuni avevano capito per la verità, fin dai primi anni '90 ma sulle linee di azione regnava il brancaleonismo più assoluto. Adesso improvvisamente sono tutti analisti di livello mondiale.

      Insomma questa assenza di lotta decennale era dovuta magari...magari...al fatto che hanno dato una cassa integrazione di ANNI 8 più un piccolo incentivo che con una media rivista per difetto di circa 2500 al mese (di cassa all'80%) per gli assistenti di volo e molto di più per i piloti - calcolando la tredicesima - che in totale, distribuita in due periodi di quattro anni, fa assai di più di 250.000 euro a cranio (dipende con che stipendio si andava in cassa. Un assistente di volo al grado basso che avesse una certa anzianità prendeva sui 3000)?
      E chi te lo fa fare di scioperare fino alla morte a quelle condizioni?
      Dopo però (dopo aver incassato naturalmente) si lanciano i j'accuse, si denuncia pubblicamente e soprattutto si piange. Perché come dicono in toscana "chi piange pipa" (il bambino che piange sarà allattato).

      Oh, mi raccomando, verificate.

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    3. Comprendo che lei abbia risentimento verso Gazzoli.
      Però, qui, senza conoscere il profilo biografico della persona, si è soltanto assunta una serie di informazioni a suo tempo da questi pubblicate su un aseptto cruciale della vicenda Alitalia che, a sua volta, indica un atteggiamento della Commissione verso l'Italia. Per ulteriori polemiche personali si rivolga al suddetto: in questa sede sono decisamente OT.

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