domenica 18 maggio 2014

E MO' BASTA CON LA REDISTRIBUZIONE PROCICLICA! ("von Hayek per fessi")

La impagabile Barbara-Lameduck, - di cui consiglio caldamente la lettura di questo post tragicamente esilarante (solo, però, grazie al suo frame comunicativo)- mi perdonerà se riciclo in questa sede un mio commento a tale suo post.
E lo faccio per diffondere ancor più lo sdegno e la nausea che suscitano, in me e in tutte le persone dotate di senno, gli ottusi slogan dei livorosi "odiatori dell'umanità", al servizio degli ordoliberisti. 
Il tutto prende spunto da un commento OT che si colloca nella sotterranea linea - da condizionamento ordoliberista subito senza difese critiche- che unisce ogni aspetto livoroso all'autorazzismo: dall'immigrazione colpevolizzatrice di un'Italia allo stremo, alla "redistribuzione" dei redditi tra diversi gradi di impoveriti, tutti accomunati, nel contribuire a ridurre domanda interna e occupazione, da un disegno internazionalista dettato dai creditori €uro-germanizzati.

"...tra l'altro la progressività redistributiva l'ha praticamente inventata la scienza delle finanze italiana.
Agli "odiatori dell'umanità" che credono che la redistribuzione AGGIUNTIVA E PRO-CICLICA avvantaggi qualcuno, tramite la diminuzione generalizzata dei redditi "alti" che ancora esistono (secondo una soglia in costante "aumento relativo" per prolungata contrazione del PIL e ormai...deflazione!), fino a intaccare strutturalmente il patrimonio (dei non ricchi, che NON hanno esportato i capitali "pesanti"), occorre ricordare che:
a) l'incremento dell'imposizione fiscale in situazione di recessione-stagnazione crea ulteriore disoccupazione (e ancor più, il doppio, il taglio di ogni forma di spesa pubblica) http://www.sbilanciamoci.info/content/pdf/20423;
b) l'insolvenza diffusa determinata da tale situazione fiscale, deindustrializza irreversibilmente l'Italia, rendendo negativi risparmio e investimento, sicchè la RICCHEZZA sottratta per via fiscale viene SEMPLICEMENTE DISTRUTTA, SENZA AVVANTAGGIARE NESSUNO a conti ben fatti (es; gli 80€ coperti in pareggio di bilancio "corrente");
c) la super-imposizione auspicata da costoro, non tiene conto che esiste una propensione marginale al consumo dei beni patrimoniali, propria delle classi meno abbienti alle quali la Costituzione (violata dall'UEM) ha consentito la conquista del diritto alla casa (art.47 Cost.): http://orizzonte48.blogspot.it/2014/02/tre-uomini-in-barca-renzi-mentana.html;
d) la stessa superimposizione attuale, LUNGI DAL PROMUOVERE LA REDISTRIBUZIONE, SERVE SOLO a incrementare il saldo primario di bilancio che viene, pressocchè interamente, devoluto al PAGAMENTO DEGLI INTERESSI SUL DEBITO AI CREDITORI FINANZIARI ESTERI (cui gli odiatori dell'umanità-livorosi sono particolarmente sensibili): http://orizzonte48.blogspot.it/2013/11/i-gattini-ciechi-figli-del-fiscal.html
 
Un bacione a Barbara"

13 commenti:

  1. Uno dei testi fondamentali sul pensiero dei redistributori automatici a gettone rischia di diventare questo volantino della Trimurtacci sindacale che ho scannerizzato e pubblicato sul blog e dal quale cito:
    "L'Europa che vogliamo deve: [...] puntare a ridurre la diseguaglianza adottando provvedimenti precisi ed efficaci per garantire innanzitutto parità di retribuzione e di diritti."
    Nota che i diritti vengono dopo la retribuzione e parità di retribuzione non vuol dire nulla se manca il parametro di riferimento. Parità in che senso? Tutti a 1000 euro al mese o parità tra coloro che fanno lo stesso tipo di lavoro? Dubito che sia lo stesso tipo di ragionamento raffinato che fai tu in questo post.
    E ancora: "Garantire un sistema fiscale progressivo che colpisca anche la ricchezza, aggredisca l'evasione fiscale e persegua la corruzione".
    Nota come la ricchezza venga associata a due parole negative come evasione e corruzione.
    Sai qual è il problema? E' che per loro la ricchezza è la casetta al mare che anche l'operaio si è comperato ai tempi d'oro della liretta, con i risparmi di una vita di lavoro. In cuor loro la proprietà privata è tutt'ora un furto. Per quello si trovano così bene a combattere la borghesia dalla parte delle élites.

    (grazie della citazione e ricambio l'affetto.)

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    1. Analisi raffinata la mia? L'ABC della scienza delle finanze (quando non era ridotta allo studio delle politiche deflattive €uropee tramite limiti fiscali e espropriazione della moneta).
      Per il resto moralismo sconclusionato, sussidiario dell'ordoliberismo, che può evitare reazioni indignate solo sulla base della grancassa mediatico-televisiva (che tu descrivi così bene).
      L'idea che il capitale sia ormai delocalizzato o uscito off-records non li sfiora neppure a sti 4 collaborazionisti!

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  2. Caro 48, nostro Faro, quali scenari prefiguri dopo il voto del 25? Renzi arriva primo? oppure Geillo prevale? Quale azione culturale e politica dobbiamo promuovere, in coerenza con le opinioni, ben fondate giurisica,ente ed anche filosoficamwnte, che ci hai insegnato in questi mesi. La mia domanda potraà sembrare ingenua, ma la formulo egualmente. Corrado Augusto M.

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    1. Quello che succederà non lo posso sapere: ma "ciò che non siamo, ciò che non vogliamo..solo questo ti possiamo dire"
      http://orizzonte48.blogspot.it/2013/04/non-bisogna-mai-dimenticare.html

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    2. Bravo 48, la citazione di Montale, mi sembra, è la risposta più appropriata, Ti vorrei abbracciare!

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  3. Condivido la sua analisi, La mia idea è che i responsabili POLITICI di questa situazione siano il centrosinistra e i vari partiti socialisti d'europa. Prima la lotta contro le diseguaglianze si faceva cercando di modificare i rapporti capitale-lavoro. Adesso si pensa di farla con la patrimoniale.
    La convinzione poi, mai messa in discussione dai media, che una spesa dello stato necessiti di "coperture" è figlia del fiscalismo e dell'ideologia del pareggio di bilancio cui la (ex) sinistra ha contribuito alla pubblicizzazione.

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  4. Chiedo scusa per la monotonia , però questo punto sta calamitando la mia curiosità e quindi vorrei chiedervi lumi

    L'economia politica ha dimostrato più e più volte di essere una coccarda sul petto del potente di turno .
    Non è forse vero che a secondo delle necessità/volontà politiche la "scienza economica" si sia piegata a tali interessi ?
    Se questo è vero perchè non farsene carico di questa verità , ripudiare lo scientismo (classista per di più) dogmatico attuale , e rivendicare quelle necessità politiche imbavagliate dalla propaganda ?
    Perchè gli economisti (vorrei chiamarli Politici ma forse si offenderebbero) contrari all'€ ed al dogma liberista non ammettono questa verità , invece di imporla solo alla loro controparte ?
    Così facendo non avrebbero un'agilità maggiore ? Non potrebbero proporre ciò che serve senza entrare nella palude del misticismo economicista ?
    L'economia è politica , ed allora che si faccia Politica !
    Quello che ci stanno facendo è davvero oscurantismo e barbarie
    Adesso a Settembre faranno un altra porcata , cambieranno 2 o 3 numeri e soffocheranno nell'indifferenza la sofferenza . Funzionerà ?

    Dove sbaglio ? Cosa manca ? Perchè non si crea un fronte cooperativista di partigiani anti-liberisti ?
    Non me ne frega nulla di essere patetico o ingenuo , o esser persino preso per pazzo . Preferisco essere pazzo che frastornato dall'indifferenza
    Facciamo qualcosa!

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    1. Il problema dell'economia come scienza "dura" e neutrale, è tipica affermazione del periodo "classico" di Marshall nel secolo scorso. Oggi, l'idea della macroeconomia come applicazione all'equilibrio generale di principi (c.d. marginalisti) degli equilibri micro dell'impresa, è dominante.
      Per gli oppositori, peraltro, vedo una discreta e crescente convergenza di vedute e di azione diffusiva.
      Che ciò basti in sè a creare una rilevanza politica è un fenomeno in progress, come si può constatare con Sapir in Francia e per le connessioni tra svariati validi economisti italiani non ortodossi.
      Poi, in effetti, le risposte politiche consistenti e visibili, in un sistema mediatico controllato dal mainstream, esigono prese di posizione coerenti delle forze politiche esistenti. Ma è un'interazione "culturale" che richiederà tempo e una certa fortuna (elettorale).
      Vedremo

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    2. "Poi, in effetti, le risposte politiche consistenti e visibili, in un sistema mediatico controllato dal mainstream, esigono prese di posizione coerenti delle forze politiche esistenti"

      Ecco ! Posizioni coerenti . A buon intenditor ...
      Non è una critica "dura" , ma una critica "molle" , (e)marginalista

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  5. A proposito di agnello della lotta alla diseguaglianza e lupo del ripagamento del debito-peccato, questo articolo casca a fagiolo:

    http://vocidallestero.blogspot.it/2014/05/project-syndicate-patrimoniale-sugli.html?m=1

    La patrimoniale come compromesso per il rilancio dell'asse franco tedesco dopo le elezioni? Ci credo poco - i francesi non credo che abboccheranno, prima o poi toccherebbe anche a loro, ma hanno uno degli indici di gini piu' bassi d'europa - ma la tesi ha un suo fascino.

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    1. Il fascino apparente di uno slogan favorevole al "realizzo" su beni patrimoniali che andrebbero in sovraofferta provocando ulteriori e non indifferenti cali della domanda aggregata. In fondo, creditori privati, esteri, possono avvantaggiarsene; meno i sistemi banacri nazionali che abbiao erogato mutui su assets la cui garanzia diminuisce inevitabilmente. Direi, quasi un sistema preventivo di arrivare alla concentrazione bancaria già insita nel meccanismo di risoluzione unica del nuovo sistema bancario UE. A lascic fare a queste teorie la deflazione diverrebbe inevitabile e la redistribuzione colpirebbe solo ceti medi e medio-bassi. A favore dei creditori giusti...per la trojka

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  6. I maledetti e saputelli livorosi, forse non sanno che colpirci con una patrimoniale, farà andare gambe all'aria anche molti di loro. Che forse saranno risparmiati i loro "sudati e meritati" risparmi messi da parte dopo un'onesta vita di lavoro all'insegna del sacrificio ( solo loro!!!) e della buona morale ( non sopporto i moralisti )? Non sanno i livorosi, nemici di se stessi a loro insaputa, che avallare tali nocive iniziative, minerà anche il loro castello dorato?
    Ebbene, possiamo già tirare una riga e mettere da una parte i livorosi ottusi statici ( e stitici ) da una parte, e tutti gli altri dall'altra ovvero coloro che prima di agire pensano alle conseguenze del loro agire, e su questo calibrano umanamente le loro piccole o grandi scelte, soprattutto quando coinvolgono altre persone.
    Io la chiamo sindrome di enola gay, e con questo do una piccolissima scappatoia a molti livorosi, vittime della loro pancia e natura matrigna.
    Dovremo bere l'amaro calice sino in fondo, anche se il 25 prossimo ci dovesse essere una netta affermazione dei partiti pro visione alternativa europea ( non anti ).
    Tuttavia, il finale non è stato ancora scritto, e tutto può ancora essere........
    Se ad oggi esiste una qualche forma di opposizione culturale naturale ( questo come altri blog simili ), sia in italia che in altri paesi europei ( non penso affatto che siamo i soli ), che va giorno dopo giorno aumentando in numero e consapevolezza, mi rende realisticamente ottimista.
    Sognatore? no probabilista.

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    1. Sul merito v.risposta sopra. Sul moderato ottimismo realistico, dipende dai calcoli spietati che investitori dotati di liquidità (non certo italiani) possono tarare sul breve ovvero sul medio periodo. Insomma logica speculativa fiscalmente indotta, magari in vista di aggiustamento dei crediti Target2, hit and run (fuori dall'€ limitando le perdite), ovvero divisione tra oltranzisti e responsabili (che vogliano dei paesi che mantenagano livelli accettabili di domanda interna).
      Le elezioni finiscono per essere il banco di prova di queste due strategie alternative di sopravvivenza sempre all'interno del dominio del capitalismo finanziario...

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