sabato 1 marzo 2014

ORDOLIBERISMO "DI RITORNO" (non fanno neanche più il militare a CUNEO)

 

No dico: un anno fa esatto, solo un anno fa, avevamo cercato di dire alcune cose che riportassero la realtà dei dati nelle zucche di molti ordoliberisti di "ritorno":

OSSERVATORIO PUD€ 4 - I DIPENDENTI PUBBLICI E I PENSIONATI CAUSA DELLA CRISI? I DATI A "FINI" DI CHIARIMENTO

 Sì, ""di ritorno" esattamente come gli analfabeti che, formalmente, avessero concluso la scuola dell'obbligo (ma solo per onor di firma): "Secondo ricerche internazionali solo il 20% della popolazione adulta italiana possiede gli strumenti indispensabili per orientarsi con efficacia e in modo autonomo nella vita di tutti i giorni".
Trattasi di un problema che accomuna, non a caso, le due categorie (strettamente connesse) degli analfabeti e degli ordoliberisti che non si rendono conto di esserlo: il problemino, sempre a loro insaputa, nasce dal progressivo smantellamento- RIPROGETTAZIONE- dell'istruzione e della cultura guidata da un settore pubblico cui la Costituzione affidava tale compito come "imparziale", nei limiti umani, ma almeno obbligatoriamente volto al pubblico interesse.

Dopo un anno esatto l'ordoliberismo "di ritorno", invece, si trova bello rafforzato: al governo e nella "base a-sociale" (dal punto di vista dei valori costituzionali si tratta di conclusione "vincolata").
L'avanzata dell'ordoliberismo "di ritorno" e di governo si è rivelata inarrestabile!
Potenza del format livoroso-luogocomunista (lascito di Einaudi e Pareto) 
E, infatti, mi trovo di fronte a questo espectaculo espectacular (su twitter: grazie Alessandro,  grande pazienza):

Come si vede per tagliare 10% cuneo, 66 mld., bisogna AZZERARE tutte le pensioni >2000€






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TUTTO REGOLARE: AVANTI TUTTA FINO AL MAELSTROM!

9 commenti:

  1. La cultura...

    Comincio a credere che sia tempo sprecato spiegare l'aritmetica a chi è lobotomizzato o a chi gli sono stati strappati cuore e fegato.

    Constatando la sconfinata arroganza e la supponenza del neoliberismo anglosionista e del vassollo ordocalvinista (che, gli piaccia o meno, è a rischio di deflazione) ho provato ad isolare due fattori culturali che, nell'ultimo secolo, hanno fatto veramente, veramente uscire nevroticamente dai gangheri l'impero:

    1 - il comunismo

    2 - wikileaks.org

    Ci sarà pur qualche insegnamento da trarre!

    (Non emigro in Illinois e non ho ancora intenzione di diventare lillipuddino... ma ci sto pensando)

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    1. Ti piace ficcarti in un blind alley emotivo e non avere più una direzione consapevole?
      I fattori contrapposti sul campo sono inevitabilmente quelli.
      Ma il modello costituzionale ti consente sia di contrastare il neo-liberismo, avendo dalla tua parte la legalità suprema, sia di immaginare diverse opzioni politiche al suo interno

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    2. :-)

      Assolutamente: la forza di chi ha avuto modo di assimilare le fondamenta dei processi cognitivi tramite il behaviourism è proprio quello di cambiare il proprio pattern comportamentale in funzione dei segnali esterni: se mi viene chiesto come mai fischietto Katjusha significa che ho bisogno di riposo...

      In realtà sono rimasto affascinato dal dibattito dei leader della rivoluzione russa: semplicemente, per la prima volta nella mia vita, mi sono accorto che comprendevo, nel profondo, la discussione.

      Leggere i botta e risposta tra Lenin e Trotskij non era come leggere quelli tra Grillo e Renziek... che cultura! Che analisi!

      E pensare che tutta quella intellighenzia passionaria è stata purgata dalla stessa loro ideologia.

      La Russia merita il suo posto in contrapposizione culturale agli anglosassoni e ai tedeschi.

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  2. SPECIAZIONE DEL PARADIGMA
    Quando era ancora in bianco/nero, ma qualcuno già vestiva alla marinara, la gentilezza del buon maestro promuoveva l’alfabeto, la lettura e la scrittura e già si sentiva la mancanza di un programma omologo per la matematica e l’algebra.
    Poi è arrivato il ’68 con i “nuovi” paradigmi e non serviva più neppure i buoni maestri, neppure quelli che formavano Draghi e Visco.
    Non solo responsabilità di un processo decennale di "snellimento" della SQUOLA pubblica ma da considerare anche che QUALCUNO QUALCOSA DI METTE DI SUO con i risultani plateali che a me non “mi” richiamano l’onestà intelletuale o la beata ‘gnoranza ma l’indecente manipolazione e mistificazione programmata della verità.
    Così come cambia il paradigma del CE LO CHIEDE L’EUROPA con il più pericoloso, subdolo e viscido CE LO CHIEDONO I NOSTRI FIGLI proclamata ieri all’assemblea PSE ora Socialists&Democrats.
    Così come dietro tanti “giovani” amabili, suadenti "acqua& sapone" che siedono al governo del Belpaese, muovono ancora abilmente incalliti spin doctors che, riscontrata la crescente e diffusa "irritazione" per questa Europa, speciano il paradigma trasformandolo in TOWARDS A NEW EUROPE caricato ora di energica emotività familiare.

    Nunc et in hora mortis nostrae. Amen.

    La recita quotidiana del Rosario era finita. Durante mezz'ora la voce pacata del Principe aveva ricordato i Misteri Gloriosi e Dolorosi; durante mezz'ora altre voci, frammiste, avevano tessuto un brusio ondeggiante sul quale si erano distaccati i fiori d'oro di parole inconsuete: amore, verginità, morte; e durante quel brusio il salone rococò sembrava aver mutato aspetto; financo i pappagalli che spiegavano le ali iridate sulla seta del parato erano apparsi intimiditi; perfino la Maddalena, fra le due
    finestre, era sembrata una penitente anziché una bella biondona, svagata in chissà quali sogni, come la si vedeva sempre
    ....
    Poi tutto trovò pace in un mucchietto di polvere livida.

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    1. Glielo "chiede" sempre qualcuno: mai che si assumano la responsabilità di affermare che questo è ciò che "scelgono" perchè glielo chiede la loro coscienza e visione del mondo.
      Dovessero poi spiegare quale sia questa visione, cioè il modello sociale che vogliono stabilmente instaurare.
      Con questa logica dell'intermediario ("essi") rispetto alla superiore logica e ordine naturale delle cose, confermano solo di essere ordoliberisti di ritorno

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  3. La consolidata&applicata PROPAGANDA fruttifera&fruttuosa di Edward Bernays si radica sulle PARTI TERZE INDIPENDENTI "PURE".
    Svaporati i "terz"i del SOGNO GLORIOSO appare 'na STORIA DOLOROSA dei "consumatori" EU/EUM che vanno alimentati con EMOTIVITA' PROPRIA.
    Essi - cioè essi - non son de' ritorno, sono de' SOLA 'NDATA A MALE e giocano tutto sull'OTC con le TRE TAVOLETTE: vince sempre in banco finché non lo guardi in faccia e gli fai il conto.

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  4. E' chiaro che la loro visione del mondo non la possono spiegare apertamente, perché essendo una visione elitista, la furia della massa cieca li porterebbe a trovarsi appesi a testa in giù.
    Un Tizio mi raccontava, però, di fascisti convinti, che imprecarono contro il duce, quando ebbero notizia che il loro pargolo era morto in Russia.

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    1. Sospetto che sia peggio di così: la loro versione oligarchica la enunciano apertamente, ma il controllo mediatico e culturale è così efficiente (per ora) che le menti ordo-puddine non riescono a connettere e li acclamano ogni volta che li frustano.
      Senza di ciò non si spiegherebbe l'attuale quadro politico integralmente rappresentato in parlamento

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  5. «Si infierisce contro la cultura umanistica in nome dell’abolizione d’ogni privilegio di classe proprio allor- quando a tutte le classi sociali dovrebbe poter diventare accessibile [...]. A tutti verrà elargita l’istruzione ma alla vigilia di concederla la si sarà spogliata d’ogni sua ricchezza e indipendenza, affinché le masse tali restino [...]Perciò si parla di scuole che educhino a due sole cose, il servizio nell’industria e la collaborazione ad un tempo libero pianificato, quanto a dire ad una schiavitù che diversamente dall’antica non avrà nemmeno la giustificazione del bisogno di manodopera. Si salveranno così soltanto le professioni reputate proficue, che contribuiscano cioè o agli sterminii o ai consumi o ai divertimenti di massa, e soppresse come asociali le professioni umanistiche» Elemire Zolla, Corriere della Sera, 11 marzo 1968

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