sabato 4 gennaio 2014

FASSINA CHI? LA CAMPANA ALFINE INIZIO' A SUONARE PER TUTTE LE VALLI...



La notizia delle dimissioni di Fassina è ormai di dominio pubblico (da alcuni minuti o giù di lì).

Così come è dilagata la enfatizzazione del suo "antefatto", e cioè il "Fassina chi?" pronunziato da Renzi.
Fassina, poi, nel concreto delle dichiarazioni, (se sono state fedelmente riportate), fa una puntualizzazione che non è per nulla priva di implicazioni:
«È responsabilità di Renzi, che ha ricevuto un così largo mandato - ha osservato Fassina nel motivare le sue dimissioni - proporre uomini e donne sulla sua linea».
Detta da chi ha la titolarità di una linea di politica economico-fiscale, che, dati i notori "vincoli" impostici dall'€uropa, non potrebbe, in linea teorica e giuridico-internazionale, essere particolarmente mutata all'interno di QUALSIASI forza politica italiana attuale, e ancor meno del PD, per effetto del "mero" cambio del suo vertice partitico, la dichiarazione di Fassina fa meditare.

Essa dice, in sostanza, che quanto incombe sul Paese nella "linea" renziana è qualcosa di cui Fassina stesso non si sente di assumere la responsabilità. Il che gli fa onore.
E, al tempo stesso, propone, un interrogativo piuttosto clamoroso sulla portata di questa "linea": gli italiani, in realtà, nell'ortodossia dei diktat merkeliani, dragheschi e, ovviamente, renziani, non hanno ancora visto nulla, in confronto con ciò che li attende!
Tanto che Fassina aggiunge «È naturale, direi doveroso che la nuova segreteria guidata da Renzi, che ha vinto in modo forte il congresso, segni l’agenda di governo
».
Essa si preannunzia talmente "oltre" nella direzione del rabbioso ordoliberismo filo-tedesco, e cieco a ogni seria analisi della realtà economica, che crea (finalmente?) un presa di distanza, senza precedenti, all'interno della principale formazione ordoliberista italiana; una presa di distanza che potrebbe espandersi e prendere le dimensioni di un ben più vasto movimento.

Ricordiamoci, che le "scissioni", o le "prese di distanza da se stessi", all'interno del PUD€, sono una fenomenologia ben tenuta presente nella ipotesi frattalica. E preannunziano un 25 luglio che assume sempre più i contorni di una resa dei conti tardiva e disastrosa.
La Salò che in prospettiva si delinea (come qualcun altro ha già rilevato) sarà incentrata sulla ingannevole e immaginaria prospettiva della rivedibilità dei trattati sulla moneta unica. A cominciare dalla ipocrita e tardiva questione del limite del deficit al 3%, quando il 2014 deve segnare addirittura il pareggio di bilancio "strutturale" e l'applicazione del fiscal compact, in un'orgia di tasse patrimoniali, pagate coi redditi e risparmi residui, con l'occupazione, sempre più precarizzata e con la demonizzazione della residua sepsa pubblica...

E questa stessa prospettiva, da regime ferito e ferocemente teso a nascondere la verità, (raccontando fino all'ultimo le stesse menzogne, pur di fronte al sempre più disperato risveglio di un'opinione pubblica non più "sedabile"), risulta per la verità abbracciata, in vari modi, da tutte le forze politiche presenti in parlamento.
Tutte: anche quelle che ostinatamente, rifiutando la realtà normativa dei trattati, su tutti i punti proposti, credono di poterla ridiscutere in tempi e forme del tutto incompatibili sia con le stesse regole negoziali dei trattati, sia con i rapporti di forza che non sono stati mai così sfavorevoli, sia, infine, coi tempi stretti del disastro in cui siamo ormai avviati, ora dopo ora.
E si inoltrano in un ambiguo cerchiobottismo che appare ormai sinergico con l'estrema difesa della conservazione ordoliberista e, anzi, definitivamente abrogatrice della Costituzione democratica.

In fondo la mossa di Fassina mette in mora molti altri.
Per pensieri, parole opere ed omissioni, già agli atti. E che non si potranno più nascondere.
Il tempo delle scelte irrevocabili si sta avvicinando.
Ci sarà da ridere. Questo almeno non ce lo potranno togliere...

41 commenti:

  1. Mah, a giudicare gli interventi del renziano Gutgeld alla commissione finananza questi piú che ordoloberisti mi sembrano abbastanza ignoranti. Uno che non conosce il dilemma di Triffin e che afferma che il periodo di maggior crescita italiana si è avuta sotto il cambio fisso (sic!) fa accapponar la pelle. Fassina almeno aveva dimostrato di capire quello che sta succedendo veramente. Comunque una crepa si è aperta e questo sembra positivo.

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    1. E chi dice che gli ordoliberisti siano colti o anche solo eruditi?
      L'ordoliberismo è una concezione dogmatica manipolativo-strategica, in apice, e applicata da inservienti dotati di fede e arroganza sconfinate. Ma nessuna conoscenza, sarebbe incompatibile col ruolo

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  2. Mi pare importante anche questa lettera dello stesso sul Corriere di ieri.

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    1. Grazie della segnalazione (sei il solito "coraggioso" che riesce a frequentare simili "lidi" :-) ).

      senza voler essere affatto ingenerosi, queste parole di Fassina, meritano un commento:
      "Va dato all’agenda dell’Eurozona: efficace unione bancaria (SENZA RIMETTERE IN DISCUSSIONE IL MODELLO DI BANCA "UNIVERSALE" E' UNA QUESTIONE IRRISOLVIBILE), politica monetaria aggressiva (SENZA RIMETTERE IN DISCUSSIONE IL MODELLO DI BC "PURA" IDEM), investimenti produttivi finanziati con euro-project bonds (V. PUNTO PRECEDENTE, PER IL VOLUME SUFFICIENTE E TEMPESTIVO) e golden rule nei bilanci nazionali (...? NON LA SI E' APPLICATA FINORA, MENTRE E' GIA' NELL'ART.126, PAR.3 TFUE, E, PER DI PIU' PER L'ITALIA PREVISTA DA UNA SINGOLARE CLAUSOLA DI RISERVA RIBADITA IN ESITO A LISBONA!!!), aumento della domanda interna nei Paesi a elevato surplus commerciale (COME CHIEDERGLI DI RINUNCIARE ALL'ARMAMENTO DOPO CHE HANNO OCCUPATO SUCCESSFULLY L'EUROPA), standard sociali e ambientali per gli scambi commerciali (...? E IL WTO E L'ACCORDO INTERATLANTICO? NON CONOSCE LO STATO DELLA TRATTATIVA?) e controlli ai movimenti di capitali lungo i confini dell’Unione (PERCHE' NON ALL'INTERNO? NON GLI BASTA CIPRO?), profonda revisione delle autolesionistiche politiche anti-trust della Commissione (OHIBò: AVESSE LETTO ORIZZONTE48!? I TRATTATI SONO PERO' CONCEPITI COSI' AB INITIO).

      PERO' POI: "L’alternativa alla svolta nell’euro-zona è, per noi, un Piano B per ridefinire gli impegni sottoscritti"
      QUI FA ESERCIZIO DI REALISMO E DI SENSO DELLA RESPONSABILITA' VERSO LA NAZIONE DEMOCRATICA ITALIANA. GRAZIE PER AVERCI ALMENO PROVATO...

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  3. Ormai gli ordoliberisti renziani hanno la stessa elastoicità culturale e mentale del "venerabile Jorge" del Nome della Rosa. Saranno superati dalla Storia: quando la manovrona da 75 miliardi arriverà in Parlamento, sarò proprio curioso di vedere quanto le stesse fila renziane rimarranno compatte.......

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    1. Come linkato, Renzi mette già le mani avanti addirittura sul deficit al 3% (qualche consigliere della finanza USA deve aver detto qualcosa), ma pare non cogliere la reale portata del vincolo innescato nel 2014: sfortunello! Per arrivare dove è arrivato, non pare avere avuto sufficiente "education" e gli slogan orecchiati non possono cambiare la realtà di una virgola...
      Probabilmente, via via che si avvicina alla fase "decision-making" e la sconcertante inadeguatezza dei suoi consiglieri si manifesterà, sarà curioso assistere alle contorsioni più audaci per giustificare l'ingiustificabile

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    2. ...ed il mio pensiero va alle riforme Hartz. In Germania per implementarle dovettero sforare il 3%, il PD renziano le ha elogiate come nessun altro in Italia, in più hanno fatto capire in maniera molto cristallina che la prima cosa su cui si accaniranno sarà il lavoro, per cui dal mio personalissimo punto di vista la critica di Renzi al vincolo di bilancio non è certo una critica all'austerity, ma anzi un suo elogio. Si sfora perché altrimenti la riforma del mercato del lavoro (ovviamente al ribasso) non riuscirebbero a finanziarla, non certo per mettere in discussione le politiche fiscali fin qui portate avanti.

      Seba.

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    3. Caro Seba (ma perchè non registri il nickname?),
      certo che è così. La impreparazione sua e dei consigliori rimane. E sempre sfortunello rimane. E' persino passato il tempo in cui la Merkel può pazientare per aspettare l'irrealizzabile export-led for all via deflazione salariale per cercare di imitare il modello tedesco. In Germania hanno capito che il gioco è diventato un conto alla rovescia e non puntano neanche più a un'Italia come la Grecia (Renzi avrebbe credito, forse, se dicesse: abbassiamo tutto il livello retributivo d'imperio del 20%...ma ormai non è detto)

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    4. Sarò anche curioso di vedere come si atteggerà la CGIL di fronte al cosiddetto "Job Act", ed in generale a tutta la politica economica del partito che, formalmente, ne rappresenta ancora il riferimento politico.
      Anche in questo caso, o la CGIL "rompe" con l'indirizzo liberista del PD (e quindi con il PD stesso), o lo accetta diventando, automaticamente -senza se e senza ma- un cosiddetto "sindacato giallo" (che fa gli interessi degli imprenditori e non dei salariati), cestinando mezzo secolo di tradizione politica. Anche loro, arriveranno al redde rationem, non potranno più rimanere neutrali e/o fare i cerchiobottisti, dovendo per forza prendere una posizione.

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  4. -"...coi tempi stretti del disastro in cui siamo ormai avviati, ora dopo ora"-

    Vorrei tanto contraddirLa ma di lei ormai mi fido troppo!:(

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    1. Se tieni conto della risposta appena data a Lorenzo, (tanto per dire), saremmo ragionevoli a nutrire fiducia in qualcosa di diverso?

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  5. Fassina già da tempo ci stava stretto, direi che subiva le posizioni del partito, l'articolo già postato del Corriere non è una posizione nuova.

    Per il resto temo che tu abbia ragione la corda si è fatta corta e non consente i tempi politici, la speranza sulle elezioni tedesche è sfumate e oggi non rimane che scegliere senza ambiguità da che parte stare. Le elezione Europee da punto di vista politico saranno un banco di prova per tutti.

    Ti confesso una cosa, per me sarà dura, oggi gli unici che sono chiari in merito all'euro è la lega e qualche stramazzo viene anche dal CD, capirai che per un Livornese di 54 anni è dura da digerire, avrei preferito un partito di sinistra che guardando i fatti reali tutelava gli interessi dei propri elettori senza confondere le legittime richieste di mantenimento del benessere con i fantasmi nazionalistici del 900 (che almeno io spero siano assenti nel 2013) o peggio ancora spacciare tali richieste per populismo ( dato che non esiste il populismo in Democrazia).

    PS: per quel che vale, l'unica cosa su cui non concordo è il tuo giudizio sull'Ordoliberalismo, penso che quello attuale espresso da Angela sia di fatto la sua ala più liberista che tenta di sfruttare i vantaggi competitivi che gli abbiamo dato con l'euro. Purtroppo temo anche che difficilmente capiranno quando la corda si sta per spezzare.

    Ciao Domenico

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    1. L'ordoliberismo è un concetto di impostazione istituzionale che descrive la "costruzione europea". Non la politica della Merkel, che è (prosegue una politica) imperialista commerciale, sostanzialmente antitetica; appoggiata anche dalla propria Corte costituzionale. Questo blog ha un intero ciclo di post intitolati "von Hayek per fessi...". Quindi il mio "giudizio" (analisi) è esattamente opposto a quello che mi attribuisci...
      A conferma in questo recente post "Ma, a ben vedere, l'errore logico e propagandistico iniziale, cioè il pretesto ufficiale, sta proprio nella incoercibilità della Germania"
      http://orizzonte48.blogspot.it/2013/12/euro-dead-tool-walkingtoo-far-2.html
      La Germania, rispetto al disegno programmatico dei trattati, ha sparigliato i conti dell'ordoliberismo di matrice hayekiana, a sua volta concettualizzato nei trattati, semmai, dai francesi (con l'entusista adesione italiana).
      Più in generale, il liberoscambismo è intrinsecamente contraddittorio, perchè tende sempre a favorire lo status quo dei rapporti di forza tra Stati, instaurato a favore di chi abbia in precedenza utilizzato le politiche statali di conquista di una posizione di vantaggio, impedendo agli altri di competere utilizzando gli stessi mezzi: si tratta sempre di posizioni di "bad samaritans". L'ordoliberismo è in sè "strumento" (non fine), un'etichetta "conveniente" di imposizione politico-fiscale di linee altrimenti inaccettabili alla stregua della precedente costituzione materiale dei popoli coinvolti.

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  6. LE VITE DEGLI ALTRI

    Addendum
    Tirato per ‘na giacchetta dai commenti che citavano G Agamben e la “valigia nera” nel convivio di ’48, scrivevo il commento prima della notizia delle dimissioni irrevocabili di S Fassina del quale riconosco dignità morale per aver esposto dialettica/mente le irreversibili insidie dell’ UEM nell’arena retorica del PUD€ tanto da essere “investito” (prego notare l’espressione del nipote durante l’intervento al direttivo PD del marzo 2013) con la “lettura” del DEF 2014 mentre, non dimentichiamo, gli omini de’ sacco girano a piazzare la s/vendita e alzar la provvigione.

    E’ sempre divertente lanciare, con traiettorie ellittiche, la lippa per strada curando poco quale l’obiettivo – certo e deducibile dalla parabola - quanto invece curioso di come colpirà, quali gli effetti e quanto andrà lontana.
    Da giocare all’aperto e lontano dai vetri ricordando che "chi lotta con i mostri badi a non diventare mostro lui stesso. E se scruti a lungo un abisso, anche l'abisso scruterà dentro di te". (F Nietzsche, Al di la del bene e del male) e con l’arguzia e astuzia di “raccogliere” la giocosità del gioco.
    Poi - una volta ancora – c’è da tornare a fare i “compiti” e a guardare con lo sfondo di macerie e ceneri le orge messianiche degli “eroi della sesta” (giornata) e delle “gnocche & fighetti della settima” (strada) che edulcorano la rotta della “grande società” v.H., quella tracciata dalla RETORICA dei “colloqui di Lippmann” (1938) e dal vincolismo e condizionalità economiche delle politiche monetarie indipendenti.
    Quella che qua, nel vecchio continente e nel Belpaese, ha assunto traiettorie più surreali del neutrino.
    E considerare che la DIALETTICA ha saputo scrivere i “compromessi costituzionali” degli Stati democratici affinché “tutto questo non debba più accadere” e delegato alla Politica Parlamentare gli atti di indirizzo e di coordinamento dei “beni comuni” e concesso - in condizioni di parità – la limitazione della sovranità per un necessario “comune” ordinamento che assicuri pace e giustizia nel “comune” progresso sociale e economico del dignitoso “ben dell’essere”.
    NON E’ SUCCESSO, prendiamo atto del dato di fatto e, dopo aver studiato COME e DOVE la “rotta” della “grande società” v.H. conduce tra menzogne, manipolazioni e mistificazione, consideriamo consapevolmente che NON SUCCEDERA’ MAI per il “comune” progresso sociale e economico del dignitoso “ben dell’essere”.
    La ricerca delle ragioni del PERCHA’ porta all’ elogio di una follia da curare in qualche studio di psicoanalisi sulla De Jiulio Avenue di Buenos Aires dopo una indigestione di asado scaduto.
    Meglio tornare agli insegnamenti elementari e potenti che escono dalle aule dei tanti “orizzonti” competenti dediti ancora al mestiere antico della levatrice che informa sulla “durezza e asperità della vita” (indotta da POCHI) per educare alla ricerca dell’ottimo parietano della felicità (negata agli ALTRI).
    Meglio, molto meglio.

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  7. La scelta di Fassina mi sembra doverosa e apprezzabile, d'altronde era forse l'unico nel Governo ad essere seriamente (ma inutilmente) critico verso la linea economica imposta dalla UE. Quanto alla strategia di Renzi, mi pare chiaro che l'uomo è concentrato sull'oggi, e sui "segnali" mediatici da inviare di continuo, per aumentare i suoi consensi. L'uso della bicicletta, le riunioni in camicia, le battutine facili, servono a consolidare la sua immagine di antipolitico, che tanto piace a una parte degli italiani. In questo senso, il suo ufficio marketing inisiste molto sull'utilizzo di proposte semplificatrici (del tipo: la legge ettorale si può chiudere in settimana), per marcare le distanze con i lenti e complicati meccanismi delle burocrazie di partito. In reaòltà la democrazia non permette soluzioni facili a problemi complessi, ma appunto, come in questo blog si spiega bene, la democrazia costituzionale nel nostro Paese sta ormai diventando un residuo del passato. Sulle prossime scelte di politica economica del Governo, l'influenza dei consiglieri di Renzi sarà purtroppo nefasta: Gutgeld ha già detto chiaramente dove intende prendere i soldi per i disoccupati, dalle pensioni "da 3.000 euro lordi in su" e da un piano di privatizzazioni totale. Sul lavoro, il 'piano' renziano presenta come grande novità le stesse scelte che l'Europa e l'Italia hanno adottato negli ultimi 15 anni, con la benedizione del prof. Ichino, forse in assoluto il più estremista nel perseguire lo smantellamento delle garanzie dei lavoratori e dello stato sociale. Il quadro è insomma drammatico, e non sembra che dal versante del centro destra possiamo aspettarci niente di molto diverso. Quanto ai 5 stelle, come si è detto più volte ci sarebbe un potenziale interessante, ma la guida del movimento non devia dalla linea su cui ha preso i voti: attacchi alla casta, ai partiti, alla spesa pubblica, e nenache mezza iniziativa sul giogo neoliberista di marca Ue che sta devastando la nostra economia e il nostro Paese.

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  8. Sull'ultima frase -"Ci sarà da ridere. Questo almeno non ce lo potranno togliere"- attendesi reazioni di Civati e dei Gggggiovani turchi...!

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    1. Con tutte le cose di cui preoccuparsi stai a vedere questi particolari interni a un determinato partito? Credo che sia piuttosto la base sociale dell'intera peinisola che si ritroverà a dover aprire gli occhi in tempi piuttosto accelerati...

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  9. Ciao 48 e commentatori, vi voglio stuzzicare ancora su Renzi! in parte rifacendomi a quanto gia' detto da Gianni Pinelli "mi pare chiaro che l'uomo è concentrato sull'oggi, e sui "segnali" mediatici da inviare di continuo, per aumentare i suoi consensi. L'uso della bicicletta, le riunioni in camicia, le battutine facili, servono a consolidare la sua immagine di antipolitico, che tanto piace a una parte degli italiani".... per ora Renzi sta effettivamente procedendo come prevedevi tu 48, teniamo pero' presente che in questo momento sta ancora cercando di consolidarsi all'interno del pd. Mi risulta infatti che per ora la maggior parte delle sezioni e' in mano agli uomini di Bersani....forse e' in corso una battaglia feroce, da quelle parti probabilmente funziona che per vincere bisogna fare a gara a dimostrarsi i piu' servi del padrone(globale), una questione di riflessi pavloviani, quindi Fassina andava cacciato dal governo per essere riconosciuto Renzi come tale....per ora mi contento quindi se riuscira' a liquidare infine quelle anacronistiche cariatidi ex comuniste nei posti di comando del suo partito.... il che e' comunque un sogno, tanto il pd peggio di come e' stato finora, non credo possa essere.....secondo me quindi solo dopo che si sara' consolidato, potremo vedere la sua politica.....in poche parole se e' intenzionato a difendere un po', gli interessi italiani. Comunque se Renzi alla fine si dimostrera' proprio asservito del tutto e fondamentalmente stupido, tanto non avevamo niente da perdere da quelle parti ... quindi mi rilasso con i pop corn assistendo allo spettacolo del circo piddino.......

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    1. Prendiamo per buona solo l'ultima frase: il resto suscita molta poca curiosità in questa sede...

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    2. "per ora mi contento quindi se riuscira' a liquidare infine quelle anacronistiche cariatidi ex comuniste nei posti di comando del suo partito.... il che e' comunque un sogno, tanto il pd peggio di come e' stato finora non credo possa essere..." A parte il fatto che al peggio non c'è mai fine ma per liquidare le anacronistiche cariatidi ex comuniste c'era proprio bisogno di scegliere un coniglio travestito da un cucciolo di leone? Con lui poi non abbiamo abbandonato il doppio vincolo esterno è già andato sia da Obama che dall'Angelina quindi mi dici cosa liquida con queste premesse?

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    3. @Fiore-- Scusate, ma abbiamo avuto Mussolini pacifista e poi guerrafondaio, Badoglio che fino al giorno prima giurava fedelta' ai tedeschi, una intera generazione compresi Fanfani, Ingrao, Moro, Scalfaro, Napolitano, Scalfari, Fo ecc ecc ecc da fascisti diventati antifascisti da un giorno all'altro, e si pensa che uno reattivo come Renzi non sia un soggetto che (se si verificano determinate condizioni)possa cambiare di 180 gradi, solo perche' ha collaboratori neo liberisti, e si e' incontrato con Angelina(cosa che aveva fatto anche Bersani) e Obama, cosa necessaria per diventare segretario pd? Abbiamo avuto il politburo del pci-ds-pds-pd che si e' da sempre schierato contro gli interessi italiani , e dovremmo temere un peggioramento con Renzi? .Se l'ultimo provvedimento senza Renzi e' stato di regalare l'oro d'Italia alle banche italiane( in previsione che diventino straniere se continua l'euro), abbiamo qualcosa da perdere da quelle parti con il fiorentino?

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  10. Un saluto e un augurio di buon anno a tutti, specialmente a 48.
    Volevo solo fare una segnalazione di un interessante video di D'Alema sull'Europa http://video.repubblica.it/dossier/crisi-euro-merkozy/d-alema-europa-oggi-e-elemento-di-resistenza-alla-svolta/150064/148571?ref=search
    Saluti

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  11. Già immagino la Merkel quando si presenterà Leopoldo, a chiedere di sforare il 3%.
    Renzi wer?
    Fassina cominciava a dire come stanno esattamente le cose, ed era quindi incompatibile con la Renzynomics.
    Avevo gia notato il disagio dell’uomo che sa, ma non può dire tutto.
    http://www.youtube.com/watch?v=lVroCmRQmxg

    Del resto, presentandosi al convegno di Bagnai a Roma aveva mostrato apertura al dialogo, e coraggio nell’esporsi alle critiche.
    Ultimamente aveva contestato il fantomatico job act (che come avete già accennato si ispirerà spudoratamente alla riforma Hartz) e aveva scritto nero su bianco che la spesa pubblica non va tagliata, mostrando grafici e spiegando come funziona il moltiplicatore, questo sconosciuto. Certo non diceva tutto, ma diceva comunque troppo.
    Insomma, mica uno può spiattellare la verità così d'emblée dopo anni di menzogne. Che diamine, fa fare una figura da bischero a chi ha vinto le primarie (se penso a quelli che hanno pagato per votarlo: rido, rido e rido ancora ).
    La tua chiosa sintetizza bene lo scenario in cui dovrà barcamenarsi la tragicomica armata del PD.

    -In fondo la mossa di Fassina mette in mora molti altri.
    Per pensieri, parole opere ed omissioni, già agli atti. E che non si potranno più nascondere.
    Il tempo delle scelte irrevocabili si sta avvicinando.
    Ci sarà da ridere. Questo almeno non ce lo potranno togliere... -


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    1. Brava Sandrina, in effetti non diceva tutto ma diceva troppo. Ma non è detto che non prosegua con il resto: paradossalmente potrebbe essere ancora più efficace nel farlo

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  12. Posizioni e contraddizioni dell'uomo evidenti dal video del convegno del 7/12 scorso (meno di un mese fa!) postato oggi sul blog di Alberto.
    Spero che questo linkvi riporti direttamente al suo intervento.Se avesse avuto the guts,avrebbe semplicemente detto:Nono io! visto che sembra di sapere cosa abbia in mente di fare il bambino che mangia i comunisti.

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    1. Intervento visto, denghiu.
      Per un commento (sommario) alle sue esternazioni, rinvio alla risposta al commento di Arturo (link al corsera).

      I guts, per così dire, vedremo se li troverà: avrà modo ora, finalmente, di scegliere se ha qualcosa da perdere (sempre che possa essere mantenuto in prospettiva) o...tutto da guadagnare nel dire ciò che è perfettamente in grado di affermare integralmente

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  13. Giusto ieri, alla notizia delle dimissioni di Fassina, ho iniziato ovviamente a cercare altre notizie. Sul sito "scenarieconomici" é stata pubblicata una intervista a Fassina fatta dal giornale Avvenire e datata 20 dicembre 2013.
    E' ovvio che le parole di Fassina mi hanno molto colpito.
    Nell'intervista alla domanda: "Che cosa significa: uscire dall’Europa o cos’altro?", Fassina risponde così: "Per ora non voglio dire di più per motivi di responsabilità istituzionale."
    E pur si muove!
    Questa risposta superficialmente evasiva, mi sembra invece estremamente carica di significato. Specie riconsiderandola alla luce di sue precedenti, seppur calibrate, dichiarazioni (in particolare: Direzione nazionale PD del 6 marzo 2013; convegno "L'Euro contro l’Europa? La moneta unica di fronte alla crisi globale").
    Si avvicina il momento della resa dei conti? Intanto lui la patata bollente l'ha mollata ad altri... E compare anche un piano B... Evidentemente qualcuno ne ha parlato nelle segrete stanze dello zoccolo duro del pude: il PD.
    E dopo pochi giorni, guarda caso, Fassina si dimette.
    A mio avviso é possibile immaginare che Fassina abbia tentato di cambiare in modo più esplicito, anche se solo dall'interno, la politica economica del PD.
    E se usa certe parole, sempre a mio avviso, non credo sia del tutto solo all'interno del partito. In sostanza e per farla breve mi sembra si sia aperta una falla in quella corrente del Pude.
    Quindi se a prima vista e ingenuamente i giornali e l'opinione pubblica possono pensare che si tratti di un'azione di forza del neo-capo del PD, in realtà la vedo come un'abile mossa per cedere la patata bollente (o come dice Bagnai, la granata senza sicura).
    Che si tratti di un tentativo di scaricare le colpe e responsabilità e quindi "preservare" una certa area del partito in prospettiva futura (ossia quando dalle macerie toccherà loro rifondare un partito)? Magari sono troppo macchinoso. Ma visto che Fassina é consapevole di quanto sta accadendo e non é uno sprovveduto, questo é quanto mi riesce di immaginare.
    Certamente ora spero in dichiarazioni e azioni più esplicite, ma comunque grazie a questo gesto posso riconoscere la grande dignità e capacità politica di Fassina.

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    1. Beh, Simone il tuo commento è esattamente in linea con le implicazioni del post. Che rinvia proprio a questa evoluzione implicita dei fatti. NOn solo ma qui l'intervista di Fassina, ripresa da "Scenari economici", è stata già ampiamente commentata nei giorni scorsi.
      Non pare casuale, nonostante le "viscerali" reazioni dei commentatori mediatici e delle stesse fonti della governance del principale partito ordoliberista, che, come ha linkato più sopra Arturo, Fassina abbia dato seguito alla linea alternativa all'attuale assetto UEM+ PIANO B, in una "lettera" al Corriere datata 3 gennaio, cioè esattamente un giorno prima delle dimissioni.
      Quanto alla "preservazione" di una certa area (direi piuttosto "precedente identità") del partito in vista del crollo, anche qui il post anticipa questa versione: (Fassina) crea (finalmente?) un presa di distanza, senza precedenti, all'interno della principale formazione ordoliberista italiana; una presa di distanza che potrebbe espandersi e prendere le dimensioni di un ben più vasto movimento."
      Ma non solo, nel finale (v. link sul m5s) si dice:
      "In fondo la mossa di Fassina mette in mora molti altri"

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    2. Mi voglio scusare se sono stato ripetitivo su alcuni punti ed evidentemente poco attento su quanto già espresso. Cerco di seguire tutti i tuoi post e i commenti, oltre a quelli di altri blog qui ben conosciuti. Devo dire che non é facile. Ma imparo sempre molto, sia dai blogger che dai commentatori. Persone eccezionali che tentano (e ci riescono) di comprendere la realtà in divenire.
      Elettrizzato per questa notizia ho solo esposto quanto mi pareva di aver compreso.
      Dall'articolo linkato da Arturo noto che Fassina usa l'esempio del Titanic. Dev'essere anche lui un assiduo lettore di questo e altri blog (tra cui almeno Goofynomics).
      Anche se la strada é ancora lunga e tortuosa sono in un certo qual modo felice. La situazione sta mutando. Il fronte si sta allargando. E i discorsi che in principio erano relegati solo in pochi blog, ora stanno scuotendo il Pude dall'interno.
      :)

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    3. @poggiopoggiolini
      Si, infatti avevo messo tra parentesi quando parlo delle sue dichiarazioni anche quella della Direzione nazionale del PD del 6 marzo 2013. Ma non ho inserito il link dato che in questo blog era molto ben conosciuto.
      Adoro i travagli ben riusciti. :)

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  14. ALEA IACTA EST
    Il vaso - di Pandora - è aperto.
    Ora per gli oltre 3 milioni di paesani miei c'è solo da scegliere consapevolmente tra SALO' e ARBEIT MACHT FREI: i vagoni sono aperti.
    Io non mi muovo, sono stanco.

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  15. La dipartita politica di Fassina dischiude nuovi interessanti scenari, "rafforzando" la Renzynomics in seno al PD; alla vigilia della Befana non si può non parlare di calza, anzi di mezzacalzetta; interviste come questa o quest'altra sono due "gemme preziose" che vanno ad appulcrare la già ben fornita corona di LoRenzi il Beccafico e della Nouvelle Vague piddina. Per una conoscenza più approfondita si consiglia la full immersion in "Più uguali, più ricchi", tomo uscito qualche mese fa per i tipi di Rizzoli, in cui il Nostro ha condensato tutta la competenza che gli è propria.
    Dal "Più sani, più belli" della Lambertucci di qualche anno fa al "Più uguali, più ricchi" di Gutgeld: sembra un paragone azzardato ma la la cifra stilistica e la genialità sono evidentemente le stesse.

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    1. In un ipotetico gioco questa sarebbe una fase estremamente eccitante: quella in cui l'avversario, credendo presuntuosamente di aver capito regole e tattiche, fa da solo il lavoro di autoelminazione. Peccato che tutto ciò coinvolga l'interesse generale dei "governati". E di fronte a tale "competenza" non avremmo una seconda possibilità.

      Realisticamente:
      1) o l'elettorato da qui alla primavera inoltrata ha un diffuso ravvedimento autoconservativo (ipotesi preferenziale ma che presuppone un'alternativa offerta politica sul "mercato");
      2) o la mossa di Fassina preannnunzia una scissione, da verificarsi nello stesso termine (più o meno);
      3) or we are really, really, fucken up

      La consolazione della sollevazione popolare che tutto ciò potrebbe provocare una volta operante, - roba da far impallidire Monti nei suoi giorni peggiori- sarebbe ben magra di fronte alle macerie irreversibili...cosparse di sale

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    2. «Macerie irreversibili... cosparse di sale»

      Torno or ora da Cartagine... Non e' una bella prospettiva.

      (Un inserviente indonesiano mi ha confidato di essere interista... Speriamo che a nessuno dei nostri futuri padroni/proprietari venga il ghiribizzo di cambiare il nome della nostra penisola o, se non e' gia' stato fatto, riscrivere a piacere la storia del nostro paese per la soppressione totale della nostra cultura... Chissa' chi disse «Italia delenda est»?)

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    3. Bazar, sulla "cultura" di ciascun popolo, dati anche precedenti interventi (Miglio no!! e I.Magli neppure, con tutta la distinzione che si può fare sulla seconda), credo di suggerirti cosa utile e gradita invitandoti, con urgenza, a leggerti il libro di Chang.
      Questo il link al pdf. (da leggere veramente fino in fondo, specie nella implacabile e, per certi versi esilarante, critica alle spiegazioni "culturali" dei differenti livelli di sviluppo economico):
      http://analepsis.files.wordpress.com/2011/08/ha-joon-chang-bad-samaritans.pdf

      Poi ne riparliamo. Sono certo che troverai la sorgente di una nuova linfa interpretativa...

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    4. Grazie mille per l'atteso feedback sull'altro intervento...

      Questo "con urgenza" mi fa temere di essere stato "lievemente" mal interpretato :-)

      Certo e' che mischiare Miglio, Magli e indonesiani non e' stata una bella trovata: in quest'ultimo intervento facevo riferimento agli IDE, nel primo al "dumping salariale" dovuto alla globalizzazione dei mercati. Alla Magli mi riferivo al non sense omologante del progetto USE, a Miglio rispetto sl modello federale (e in realta' ero interessato anche al tema della "democrazia diretta" ad esso associato e riportato attuale da "altri contesti").

      Il resto e' rielaborazione nel tentativo di conciliare questi pensieri con la politica economica qui pacificamente condivisa.

      Chang ho avuto modo di apprezzarlo tramite "voci dall'estero" e ti ringrazio moltissimo per il link.

      Con stima.

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    5. Con tutta la stima per Carmen, ma la sua ispirazione a divulgare Chang è nata su questo blog :-)

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    6. Chang? Ma perchè non vi hanno inventato prima? Qualche settimana fà la teoria generale ora questo mega papier.........ma dove eravate rintanati tutti quanti?

      Vi abbraccio tutti!

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  16. Mah, la mossa di Fassina ridotta, da lui stesso, a ripicca per un"offesa personale; l'assicurazione che continuerà a sostenere il governo Letta, e quindi le inutili politiche suicide, dai banchi del parlamento...non mi sembra l'inizio di un nuovo giorno, purtroppo. Non si può, credo, provare a sostenere delle cose giuste (nei convegni, nelle riunioni di partito, nelle lettere ai giornali) e poi dimettersi perché espressione di una "minoranza" cuperliana (quando Cuperlo era un eurista senza se e senza ma) o, peggio, perché offeso da uno sgarbo, continuando a dichiarare sostegno al governo. Con tutto il rispetto per le dimissioni, io voto per qualificarle come un inutile esercizio di cerchiobottismo.

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    1. Questa, in effetti, è la interpretazione dei fatti che sta emergendo dalla vulgata mediatica.
      Cioè dalla selezione dei fatti operata dai mezzi di informazione (?) e dal risalto in termini di "rilevanza" che viene dato ai fatti selezionati.
      In questa misura, hai perfettamente ragione: persino menzionare il piano "B", diviene cerchiobottismo, o meglio tatticismo politico, se annacquato nella continuità...cuperliana (cioè dell'uomo che ha dichiarato che degli ultimi 20 anni in Italia salverebbe praticamente solo l'euro).

      Ma noi dobbiamo credere - non ingenuamente o "out of wishfulthinking"- che Fassina abbia posto il tema del piano "B" sulla base di scienza e coscienza: sia perchè, a differenza di Cuperlo (e probabilmente di Letta: per Renzi la questione neppure si pone...), Fassina conosce già l'aspetto "eziologico" dei problemi UEM, sia perchè, in soldoni, è stato il primo esponente governativo italiano (al momento della relativa dichiarazione) a parlare di piano "B".

      Fassina non può non sapere, a questo punto, che per questo solo fatto, ove seguito sul terreno "del merito" da una possibile nascita di dissenso interno, ed organizzato, al maggiore partito ordoliberista (un fatto senza precedenti relativamente all'euro), è il nucleo di una rivoluzione (inversione?) politica.
      Cioè la formulazione di un nucleo di programma, a valenza integrale, di recupero di legittimi margini di sovranità, prima fiscale che monetaria, che costituice un presupposto irrinunciabile della democrazia costituzionale.

      Ovviamente, ogni pessimismo è...d'obbligo: non solo, per quanto ne sappiamo, "psicologicamente", per Fassina, cioè nelle intenzioni effettive, potrebbe non essere così - cioè al di là della oggettiva portata implicita del porre sul tappeto la locuzione "piano B"- ma la cultura ordoliberista, per sua natura portatrice di contraffazione ideologico-propagandistica, ormai saldata tra base e "rappresentanza" nella sua formazione politica, potrebbe rendere troppo avanzata, e quindi isolata e priva di vitalità, la sua posizione.

      Certo, la sua stessa appartenenza e storia (tecnico-)politica, è assolutamente "privilegiata" nel consentirgli di porre la questione senza essere automaticamente brutalizzato dal battage mediatico €urozelota imperante.
      Ma su questo staremo a vedere. Di sicuro, l'appoggio della parte sana e consapevole della base sociale non gli mancherebbe.
      E qui si vedrà, ANCHE, SE questa parte sana, al momento, risulterà ancora irrilevante (dato di fatto che se fosse vero, ci condannerebbe per assoluta inadeguatezza alla stessa democrazia)...Il che ci interroga come popolo e come impegno civile un pò tutti...nel nostro piccolo, naturalmente.

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