lunedì 16 dicembre 2013

TOUR SETTIMANALE. ALLE SOGLIE DI UN NUOVO PARADIGMA?

Piaccia o meno ai folli €urocrati in frenesia da squalo, Krugman scodella con essenzialità il succo del problema che, maturato negli USA, finirà, come sempre è accaduto finora, per trasporsi in UEM:
In the years before the crisis, there was a remarkable bipartisan consensus in Washington in favor of financial deregulation - a consensus justified by neither theory nor history. When crisis struck, there was a rush to rescue the banks. But as soon as that was done, a new consensus emerged, one that involved turning away from job creation and focusing on the alleged threat from budget deficits.

What do the pre- and postcrisis consensuses have in common? Both were economically destructive: Deregulation helped make the crisis possible, and the premature turn to fiscal austerity has done more than anything else to hobble recovery. Both consensuses, however, corresponded to the interests and prejudices of an economic elite whose political influence had surged along with its wealth

Queste parole riassuntive hanno il tono di un epitaffio, che ha il pregio di abbracciare una vicenda che, per quanto riguarda l'Italia (e non solo) si snoda lungo 30 drammatici anni.
E, infatti, persino l'Italia - dico, L'Italia!, il paese bunga-bungato dove l'anestesia castadebitopubblicospesapubblicaimproduttivacorruzionebrutto pareva aver sedato ogni possibile consapevolezza- si sta "infiammando".

Questa settimana mi confronterò di persona con gli umori diffusi di questa realtà sociale in (apparente) sommovimento. E mi auguro che non si "inveirà" solo contro le tasse, facendo emergere una maggior consapevolezza che lo "smascheramento" sia (più) vicino:
E dunque:
1) questo pomeriggio alle 16,00, Palazzo dei Gruppi, via Campo Marzio 74, sarò al convegno "Europa e Euro: opportunità o schiavitù", organizzato dal gruppo parlamentare del M5S: interverrano, oltre al sottoscritto, Borghi Aquilini, Brancaccio, Galloni e Rinaldi;
2) mercoledì 18 dicembre, ore 18,00, sarò a Fano, Teatro di Fano- Sala Verdi, e, insieme con Antonio Maria Rinaldi, parleremo di "Europa e democrazia: quali alternative alla crisi?"
3) giovedì 19 dicembre, sarò invece a Pescara, Museo delle Genti d'Abruzzo, via della Caserme, h.17,00. Parteciperò a un incontro su "Euro e (o?) democrazia costituzionale", presentando il libro con l'intervento di Carlo Costantini (che ringrazio per la cortesia e l'entusiasmo), Gennaro Varone e lo stesso "grande" Antonio Maria Rinaldi.

Keep in touch...very much!

31 commenti:

  1. Hola, ragazzone! :)

    Mi scuso innanzitutto per la mia latitanza: ho fatto un esame giovedì e ne devo preparare un altro a brevissssimo. Comunque, OT di carattere personale a parte, in my humble opinion, questa tornata di "fiamme" sarà l'ennesimo fuoco di paglia. Il coretto "Ka$stacriccacoruzzzzione" è ancora bello numeroso (specialmente nelle fasce sociali di cui fa parte chi è più colpito dalla situazione attuale). Situazione che, per inciso, non accenna a migliorare, come ci fa sapere la sempre ottima Carmen .

    Ma ciancio alle bande: sai mica se ci sarà uno streaming degli eventi? Ma Twitter l'hai fatto? :)

    A presto e buon lavoro ;)

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    1. E' forte la tentazione di ritenere che sia un fuoco di paglia (ennesimo). Ma c'è un piccolo particolare: ormai il "rifiuto" per l'€uropa è entrato nella sequenza e ha la particolarità di non poter...tornare indietro. E no fosse altro che per calcolo di sopravvivenza elettorale di buona parte delle forze che lo agitano; c'è il pericolo tea-party versione, ma è anche vero che quest'ultima sarebbe soltanto una parte del tutto che, una volta preso per un suo "elemento", tende a franare in testa a chi cerca di utilizzarlo in questo modo. Se inizio a perforare una diga, poi la pressione dell'acqua la travolge interamente...E tanto lo sanno "loro", che dovranno cambiare registro e...perdere la bussola
      Per twitter no; ma ci pensano Claudio Borghi e Antonio Rinaldi egregiamente...

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    2. Quel che dici è verissimo...però non scordiamoci che la diga non è "libera" di sfondarsi ma c'è una folta schiera di "muratori" ansiosi di tappare buchi e crepe. Speriamo nella svolta ma potrebbe essere ancora troppo presto (anche se è già troppo tardi).

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    3. Mi hai convinto: me ne sto a casa al calduccio e non vado a "perdere tempo" in lotte contro i mulini a vento.
      E poi c'ho da lavorare, e pure tanto, c'ho tasse e bolli da pagare e non si trova parcheggio. Meglio attendere che qualcun altro (?) ci tolga le castagne dal fuoco (intanto mi basta dire "tutti a casa!")

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    4. Chiaramente non volevo dire questo e lo sai bene (alla fine anche io nel limite delle mie possibilità faccio qualcosa) però stando in mezzo a laggente che non ha capito temo che ancora possa non essere il tempo della rottura della diga...anzi. Alla fine se è vero che la Grecia è il futuro, noi ancora abbiamo tanta strada da fare e l'italiotardato medio di sopportazione ne ha veramente tanta, specie se ha modo di distrarsi con calcio, F1, MotoGP...però sai bene che io mi auguro sempre che "questa sia la volta buona", ogni volta. E' che ad ogni occasione che non si rivela buona si aggiunge sempre più timore che la successiva non sarà migliore. Ultimamente non sono poi così ottimista. Sarò depresso? :)

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  2. Forza Quarantotto! e grazie per l'enorme impegno e energia.

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  3. 48, bello confrontare questo con questo... In bocca al lupo per tutti i tuoi incontri!!

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    1. Crepi il lupo! (o quel che l'è)...
      Ebbene, l'Italia si segnala ai vertici della realizzazione ordoliberista, che si incentra sulla deprivazione di lungo termine, paludata da "riforme sociali", del salario indiretto e di quello "differito". La sostenibilità..della miseria della maggioranza e il rafforzamento, accentuato come non mai, del financial welfare. Il crucchino furbo, forte del fatto che non incontrerà resistenza (meno che mai nella BCE), mira invece alla liquidazione finale industriale italiana per via fiscale...di breve periodo (cioè prima possibile).
      Che poi nel lungo periodo, invece, noi si sia già con i "conti (ordoliberisti) in ordine" è piuttosto un ostacolo da occultare alle "loro" belle teorie liquidatorie...

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    2. Se ti potesse servire, ti segnalo questo interessante studio per grafici e dati,e la sua conclusione (a cui qui si è già arrivati pur non essendo economisti "pro"): "In sintesi, possiamo chiamare i quattro quinquenni che abbiamo analizzato in questo modo: il quinquennio 1991-1995 è il periodo della razionalizzazione, il secondo quinquennio degli anni novanta è quello dell’occasione mancata, in parte proprio per il successo della razionalizzazione precedente. Il primo quinquennio del nuovo secolo è il periodo della crescita esangue e della perdita di competitività e l’ultimo quinquennio, che purtroppo si prolunga anche negli anni successivi, il periodo della crisi.
      Insistere sul modello basato sui bassi costi del lavoro per rilanciare l’economia italiana, come pure da più parti si è tentati di fare, non ci fa uscire dalla spirale bassi salari, scarsa innovazione, bassa crescita della produttività del lavoro. Quello che i fatti stilizzati ci dicono è che questi venti anni si sono aperti con una diminuzione dell’occupazione ed un incremento della produttività oraria del lavoro e si sono chiusi, di nuovo, con un calo delle ore lavorate, ma questa volta con una diminuzione della produttività del lavoro. Nel primo quinquennio l’aumento della produttività del lavoro è stato il risultato di un processo di ristrutturazione e di razionalizzazione dell’esistente. La condizione favorevole che si è creata non è stata sfruttata, soprattutto negli anni successivi, per rinnovare la nostra struttura produttiva. Di conseguenza, quando nella seconda parte del primo decennio del nuovo secolo scoppia la crisi, la struttura produttiva italiana è debole e non è possibile ricreare le condizioni dei primi anni del 1990. Occorre allora ripensare il nostro modello di sviluppo e specializzazione. Ma non è pensabile che il mercato da solo, per quanto si voglia renderlo più efficiente e liberalizzarlo e tantomeno se si insiste sulla flessibilità del mercato del lavoro, con conseguenti ulteriori effetti negativi sui salari, crei gli incentivi sufficienti ad uscire dal circolo vizioso in cui siamo caduti.".

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    3. Grazie, interessante.
      Ma purtroppo scisso dalla intenzionalità politica (vincolo esterno) sottostante a tutto questo. In realtà se, invece, si guarda alle premesse normative dell'ordoliberismo, come rese vincolanti nei trattati, non c'era chance praticabile per l'Italia...

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    4. Certamente, il limite è quello. Ciò che mi premeva segnalare però è il fatto che, attraverso il vincolo esterno, il cosiddetto "capitalismo" italico ha si sconfitto i lavoratori ma, messo di fronte alla concorrenza estera, ha finito per finire cannibalizzato.

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    5. E anche questo è scontato: ricordi la teoria di Pozzi sulla "traiettoria culturale" e sul fatto che "gli IDE si subiscono,non si ricercano"? Alla fine chi vive in outputgap e compressione dei salari di una forza lavoro precarizzata, perde il treno inesorabilmente perchè accetta in partenza di strutturarsi come una colonia. Cioè pure l'oligarchia italiota è costretta ad emigrare..e infatti

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  4. COSMESI, TRUCCHI & MAKEUP

    Mi sa che la cura degli inestetismi della “pelle” e la copertura degli odori “fisiologici” ha scavallato il Brennero e partecipa alle partite attive del Belpaese.
    Che ci sia ‘na zampetta dell'immaginifico corrispondente estero, le voci dalla Germania che ritraduce gli effetti "cosmetici"?
    .. e dajeè a rideé !!!!

    ps: per sopravvivere all' "agenda" è consigliabile uso di F.U. e altro, dietro ricetta medica :-)

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  5. Ciao Quarantotto un in bocca al lupo per i tuoi incontri!

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    1. Ciao Mauro, crepi il lupo: il problema è che bisogna conciliare mille aspetti pratici col fatto che intanto bisogna lavorare..

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  6. Ragazzi ma l'avete visti i commenti sull''articolo di Scalfari contro la Spinelli?E' la prima volta che vedo commenti su un articolo di Scalfari,lo stanno facendo a pezzi! Sta cambiando qualcosa?

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  7. http://www.repubblica.it/politica/2013/12/15/news/un_paese_che_perde_il_senso_delle_parole-73622928/?ref=HRER2-1,scusate questo è il sito.

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    1. La sensazione è che il regolamento di conti sull'€uropa, all'interno della sinistra, sia appena cominciato. Si vedrà non appena il nuovo segretario sarà uscito dale cosmesi elettorali, casta e bric a brac vari e dovrà prendere una chiara posizione sulle questioni del LAVORO...Allora voleranno gli stracci (e magari gli daranno pure colpe non sue, ma ben antecedenti)..

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    2. Lo dicevo che la Spinelli si dibatteva. A furia di farlo ha finito col commettere l'inammissibile: criticare Napolitano che evidentemente Scalfari ritiene assolutamente da difendere, "come se" fosse un punto essenziale (e debole).
      Benone, anche se il vecchio pazzo si permette ancora la scomunica lenta, in due tempi: questo è il necrologio, poi arriverà il secondo tempo "in fondo non abbiamo perso nulla".
      Sottolineo il fatto che nell'articolo elenca tutte le forme di "cultura alta" con assoluta esclusione della cultura scientifica, che tratta le quantità misurabili (e dunque è bassa).
      In più annuncia solennemente che "c'è un punto fermo e certificato: la recessione è finita" mentre "miglioramenti sostanziali [della situazione economica] dovrebbero avvenire entro il prossimo semestre del 2014".
      Tempi molto brevi, fiato corto. Credo anch'io che la situazione stia sgretolandosi.

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    3. Ora il "certificato" da lui espressamente rilasciato, lo impegna ad un saldo attivo del CAB di almeno 1 di PIL nel 2014, oltre che ad una ripresa con segno positivo degli investimenti. Tutto entro il 2014, inclusi gli effetti della prima "rata" dei 32 miliardi di tagli da spending review (che Cottarelli non quantifica, ma da come la racconta pare proprio trattarsi di 1/3).
      Anche immaginando simultanei sgravi fiscali, e anche dando per buono che ciò non si sovrapponfa con i tagli della spesa già disposti per coprire i pagamenti dei crediti delle imprese, si tratterebbe sempre di circa 0,6 punti di PIL di consolidamento aggiuntivo, cioè ulteriore alla manovra di stabilità (già di per sè "recessiva" per 0,9 punti, allo stato).

      Quando si sarà capito bene cosa intendano fare e visto il testo definitivo della legge di stabilità, ci torneremo.
      Intanto, nel corso del 2014, quand'anche il saldo CAB fosse pari a quello di quest'anno (in assenza di un pari calo dei consumi), si profila una recessione "a occhio" tra - 0,4 e -0,7 punti. A meno che non ridimensionino la spending review, accontentandosi di un risultato oscillante tra -0,3 e +0,1

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  8. LUDOPATICHE IRREVERSIONI
    Dalla OTC cronaca, quella del senZo recondito – inaccessibile, segreto, quindi nascosto (??) – chicche nataline:
    i.) nel inverno "quelo" del malcontento - fa freddo e MONCLER capitalizza più di Finmeccanica
    ii.) elli che del cul fa trombetta, fuori dal tempo e fuori dai luoghi, contrappuntano speranzosi .
    Un drone, quello, “v.H UEM” fuori dal controllo, fuori dalla traiettoria .. urge ergere linee gotiche con qualche brancaleonica organizzazione Todt.
    Mit freundlichen Grüßen

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  9. @48 "la sensazione e' che il regolamento di conti sull'europa, all'interno della sinistra, sia appena cominciato" ....
    e che , con le proteste dilaganti cui non si possono sottrarre neanche i sindacati ufficiali, probabilmente il governo NON ha i voti in parlamento necessari al programma di Draghi:" ingenuo chi vuol uscire dall'euro, chi pensa di andarsene per schivare le riforme sbaglia di grosso" ...non hanno i voti , e neanche gli conviene(il pd) tenere a lungo il cerino in mano ed essere ulteriormente identificato....se non si va a votare subito, sara' rosolato ben bene ( e comunque dopo, all'italiana, tutti vorranno andare all'opposizione)......
    Caro Draghi, vede che in Italia ci abbiamo provato, ma sfortunatamente abbiamo qualche problema tecnico per cui...andate a fare le vostre "riforme" da un'altra parte.



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  10. Un grosso in bocca al lupo 48 ;)
    mi hanno purtroppo segnalato un'aula semivuota e i soliti commenti casta&corruzione da parte degli organizzatori...

    Io in questi giorni sono stato impegnatissimo, torino é l'epicentro del movimento del 9 dicembre e fra puntate sul campo e relazioni sul blog, ne ho fin sopra i capelli!

    Non mollare! :)

    http://mattiacorsini.blogspot.it/2013/12/9122013.html

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    1. La presenza non era da tutto esaurito ma abbastanza qualificata, una 15.na di parlamentari di cui 1 solo no M5S .
      Interessante chiaramente l'esposizione dei relatori meno il dibattito e i commenti.
      Alcune relazioni, Borghi e Rinaldi, piuttosto provocatorie nei confronti dei parlamentari del M5S.
      Il giorno dopo mi sono recato alla conferenza "I GIOVANI NEL MERCATO DEL LAVORO CHE CAMBIA:
      IL PUNTO DI VISTA DEGLI STUDENTI" presso il Dipartimento di Economia dell'Università Roma Tre e ho trovato molto interessanti i lavori fatti da giovani ricercatori di economia. Anche lì alla sola presenza di 3 parlamentari del M5S delle commissioni Lavoro, unici tra i politici invitati a partecipare e ad ascoltare tutte le 12 presentazione dei ricercatori.
      Molto interessanti le analisi fatte e la grande energia dei giovani ricercatori. Infine il prof Sebastiano Fadda, con cui ho parlato del libro di 48, si è dimostrato interessato a quanto viene fatto da noi "divulgatori dilettanti", di cui non conosceva l'esistenza. Ottimo sarebbe allargare la rete dei contributori consapevoli. http://gina.uniroma3.it/download/1385479490_183.I%20giovani%20nel%20mercato%20del%20lavoro%20che%20cambia%20Def1%20(2).pdf

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    2. Ora mi dai del "divulgatore dilettante"? Annamo bene... :-)

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    3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    4. Beh tanto "dilettantesco" orizzonte48 non è, visto che le quotations di autori economici fatte sul blog sono registrate in ben due siti di impact factor internazionali di economia, dove il blog è considerato fonte scientifica. di pubblicazione.
      No, tanto per dire.

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    5. Ah e poi il libro, bisogna decidersi: o è troppo complesso o è divulgativo (che non vuol dire dilettantesco). Intanto è certamente composto di cospicue parti che sono già pubblicate su riviste scientifiche del massimo livello di accreditamento.
      E poi divulgatore "dilettante" è contraddittorio in sè: la divulgazione è utile e positiva in quanto sia fatta proprio da chi vuole diffondere una conoscenza tecnica, in quanto sia qualficato nella materia.
      Se no siamo agli sproloqui soggettivistici e all'opinionismo a ruota libera

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    6. ho scritto malamente il commento e quindi sono stato frainteso, i "divulgatori dilettanti" sono io insieme ad altri attivisti locali del M5S, non certo Orizzonte48, con il suo libro e il suo il blog .
      Il prof Fadda non era a conoscenza che nella base del M5S ci fosse qualcuno che si interessa ai temi economici , monetari e dei trattati europei, discutendone e informandosi su testi e blog qualificati.
      Rimane valido il discorso di allargare la rete dei contributori e delle persone consapevoli

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  11. bisogna prenotare il posto domani a Fano o l'entrata è libera?

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    1. Purtroppo Fano - per motivi indipendenti dalla mia volontà- è rinviata a data da stabilire. Ma si farà...

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