mercoledì 25 dicembre 2013

IL NATALE AL TEMPO DELLA GRANDE DISTOPIA

Ché poi, il Natale, è diventato anch'esso parte della strategia di propaganda. Lo era già, anche nei tempi passati (della democrazia in faticoso cammino), nel senso della famosa "celebrazione consumistica" su cui ci mettevano in guardia quando ancora ero bambino; il fatto che ci mettessero in guardia, peraltro, richiamandosi ai "veri valori religiosi", era anch'esso parte di un sistema di controllo sociale. Ma quello era ben diverso. Ammettere un certo grado consumismo in progress , (scardinante a sua volta i riti della famiglia allargata di un'Italia contadina che si dissolveva nell'inurbamento industriale), consentiva una certa "soddisfazione diffusa" nel constatare il cammino fatto; e il richiamo al fondamento religioso della ricorrenza serviva in un certo modo a saldare questa soddisfazione, in un coerente quadro dell'identità sociale. Era uno schema: suscitava accese critiche, ma funzionava da catalizzatore di un'autopercezione progressiva del benessere.

Ma oggi è diverso. Quelli che fra voi si troveranno a leggere "these lines", oggi, e per il fatto che non trovano motivo serio per "staccare" da un discorso sulla ragion critica, avranno comunque abbracciato una visione "umanitaria" del Natale.
Perchè, semplicemente, non avranno sentito l'ennesimo "stato di eccezione", negatore della natura umana e privo di qualunque base logica, che dovrebbe indurre a "sospendere" la Resistenza (umanitaria), cioè nutrita di un substrato ideale tra i più nobili, alla instaurazione della GRANDE DISTOPIA.

Perchè, come vi accorgerete guardando anche distrattamente i bollettini mediatici del PUD€, tambureggianti e reiterativi, "LORO (ESSI)" NON SI FERMANO MAI.
E quindi, qualunque clima di tregua, ancorché piccolo e transitorio, è un cedimento del terreno faticosamente conquistato.

Immaginate lo sviluppo di un mondo privo della stessa ipotesi frattalica (ormai è stata formulata e, in ragione di ciò, è GIA' nel quadro del reale, inteso come frazione dell'Intenzionalità che compone il quadro della percezione sociale di un "certo" Tempo).
La loro distopia ci proietta, senza alcuna mediazione o cedimento (da parte "loro"), verso un mondo dove ogni elemento programmatico della "Grande Società" ordoliberista si realizza in una nuova tappa, mentre vengono implacabilmente gettate le basi del nuovo tassello della strategia anti-umanitaria.
Lo "sterminio" dei diritti sociali, che è soppressione della democrazia nel suo fondamento sostanziale, rinnova l'incubo di un'€uropa che, come nella seconda guerra mondiale, mostra all'intera Umanità il volto dell'Irrazionale che non può essere contrastato e piomba ogni residuo "rappel a l'ordre", in una dimensione spettacolare paradossale: nessuno potrà mai spiegare fino in fondo come ciò sia potuto accadere, in questa forma così estrema, così priva di resistenze collettive consapevoli, ponendo definitivamente gli esseri umani di fronte al dilemma, già affrontato all'indomani della seconda guerra mondiale, del come fare "affinchè tutto questo non si ripeta mai più".

Se nulla si opporrà in forma organica, consapevole e basata sulla "memoria", a questa distopia, potremo soltanto "contare i morti". I morti prematuri, privati delle esistenze che la legittimità del sistema costituzionale avrebbe consentito loro di condurre e invece ingiustamente gettati sulla bilancia occulta del loro "risanamento dei conti", della loro "crescita" (delle disparità), dove l'accorta programmazione delle parole d'ordine li farà pesare...nulla.
Quanti moriranno anzitempo perchè i sistemi pensionistici e sanitari saranno letteralmente smontati nel livello minimo essenziale? Quanti moriranno e sfoltiranno le fila dell'"esercito di riserva dei disoccupati" e dei precari, in modo da controllarne la massa esattamente nel numero progressivamente ridotto che conviene all'equilibrio dello shock permanente con cui intendono governarci..."per sempre"?

Creare implacabilmente una crescente e poi immensa schiera di nuovi poveri per "placare gli dei del mercato" ci rammenta che "escludere i poveri dallo stato sociale è una pratica totalmente analoga ai sacrifici umani".
Il contesto da cui, non casualmente traggo queste frasi che riassumono il concetto di urgenza che mi pareva giusto trasmettere, specifica pure che, appunto, "Il concetto che gli dèi del mercato debbano essere placati in un paese padrone della propria moneta è assurdo;", tanto che specifica come "i sostenitori dell’austerità richiameranno l’esempio della Grecia e della periferia dell'eurozona come esempi di paesi dove i bond vigilantes sono apparsi e hanno distrutto l'economia. Ma si tratta di paesi appartenenti a un'unione monetaria, che non controllano la propria valuta. La loro disponibilità di moneta — e quindi il prezzo del loro credito — è in balia di una banca centrale estera".

Ma vedete, il punto è tutto qui: una denunzia del genere, compiuta in UK, e che riecheggia altre voci che variamente si affacciano sullo scenario USA, è ormai divenuta impensabile nella €uro-realtà. Certamente nella sua dimensione mediatica di Potere monolitico.
Non c'è De Grauwe o Stiglitz che possano indurre al "rappel a l'ordre" alcuno dei leader €uroti in carica attualmente, al massimo capaci di concepire ridicoli compromessi che vengono offerti come soluzioni, ma non alterano di un millimetro la rotta pervicacemente intrapresa.

Mi piacerebbe poter dire che "noi non ci arrenderemo", che alla fine la razionalità umanitaria prevarrà, che la "Grande Distopia" imploderà politicamente come prevede De Grauwe.
Ma l'Italia, proprio l'Italia, versa in condizioni di degenerazione civile e democratica così assolute, - fino al radicamento nella "coscienza diffusa"-, e apparentemente irredimibili, che non possiamo accontentarci di assistere (per di più in pochi) alle "voci dall'estero".
Dobbiamo "credere", perchè non c'è alternativa etica dotata di dignità umana, di poter continuare a lavorare per la democrazia fino a che "loro" non saranno sconfitti. Anche in Italia. Anche ricordandocelo il giorno di Natale; anzi, specialmente oggi.



33 commenti:

  1. Sì dobbiamo credere perché se smettessimo di farlo avremmo già perso, e siccome il nemico è organizzato e non ha scrupoli, dobbiamo credere anche per quelli che ancora sono al buio.
    In fondo all'inizio gli apostoli erano soltanto 12...
    L'etica che tu richiami mi ricorda l'imperativo categorico Kantiano, anche se sono consapevole che in molti arriveranno a "credere" in "virtù" di un imperativo ipotetico.

    http://www.youtube.com/watch?v=sSAQ1ccUijM
    Questa non è per il dio mercato ma per colui che scacciò i mercanti dal tempio.
    Buon Natale a tutti.

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    1. Buon Natale a te Sandrina...queste sono le nostre "illuminazioni" dell'Albero...della vita. Umana, troppo umana...ma in fondo alla vita, ad ogni tipo di vita in un Universo infinito, tende ogni Intenzionalità

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    2. :) Vero.

      Deus Sive Natura.
      http://it.wikipedia.org/wiki/Panteismo_naturalistico

      Suggestioni natalizie
      http://www.matefilia.it/arturnet/numero2/mecc_quant/universo.htm

      Sintesi Pizzarriana:)

      http://www.youtube.com/watch?v=9yg9qvJ3VWU

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  2. Buon Natale a te, 48 e a tutti i "quarantottini" del blog.

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    Su come fare per i impedire che si ripeta:
    Non ricordo chi fu a Viareggio a parlare del fatto che l' educazione civica (e annessi richiami alla costituzione) è stata a suo tempo resa materia secondaria nelle scuole italiane, per usare un eufemismo. osservazione moooolto intelligente e...illuminante.

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    Sulla chiosa del tuo post di oggi, citerò le emozionanti parole di Allende, del suo discorso all' assemblea dell' ONU del 1972 (1972!!!):
    «Ci troviamo davanti a un vero scontro frontale tra le grandi corporazioni internazionali e gli Stati. Questi subiscono interferenze nelle decisioni fondamentali, politiche, economiche e militari da parte di organizzazioni mondiali che non dipendono da nessuno Stato. Per le loro attività non rispondono a nessun governo e non sono sottoposte al controllo di nessun Parlamento e di nessuna istituzione che rappresenti l'interesse collettivo. In poche parole, la struttura politica del mondo sta per essere sconvolta. Le grandi imprese multinazionali non solo attentano agli interessi dei Paesi in via di sviluppo, ma la loro azione incontrollata e dominatrice agisce anche nei Paesi industrializzati in cui hanno sede. LA FIDUCIA IN NOI STESSI,CHE INCREMENTA LA NOSTRA FEDE NEI GRANDI VALORI DELL' UMANITA', CI DA LA CERTEZZA CHE QUESTI VALORI DOVRANNO PREVALERE E NON POTRANNO ESSERE DISTRUTTI.».

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    1. L'educazione civica è sempre stata una materia secondaria. Peggio "dell'ora di religione". Se non altro perchè difficilmente si arriva a studiare la stessa Storia contemporanea e a dare una qualsiasi parvenza di spiegazione della correlazione tra affermazione delle democrazie costituzionali e intervento statale sui "modi" del capitalismo. Prima si aveva paura che si finisse per dover affrontare l'analisi marxista, poi che si dovesse menzionare la parola "capitalismo"...

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    2. Mah, carissimo 48; anche io ripensando all' ora di educazione civica pensavo all' accostamento con "l' ora di religione". E ho una esperienza generazionale di studente successiva 8comunque non contemporanea) alla tua.

      Ora vado di aneddoto:
      Quando ti lessi , le prime volte , sui blog del FQ, ebbi subito una grandissima empatia nei tuoi confronti (o forse l' avevi te nei miei :-) ). Non sapevo chi eri , ma ci trovavo una assonanza impressionante col mio sentire profondo. Certo, eri uno che, come dice Bagnai, si intuiva essere uno "non passava per caso". Ora la parte anedottica:
      All' epoca pensavo che il tuo pseudonimo si riferisse al 48 del secolo prima rispetto quello che intendevi. Eri uno che, con la sua carica """""rivoluzionaria"""""**, voleva "fare un (18)48" o uno che voleva "mandare a carte 48" un piano sociale in chiara via di attuazione.
      Bè, ovviamente mi sbagliavo, ma......a pensarci bene non so se , involontariamente, il tuo pseudonimo, effettivamente potrebbe avere una doppia valenza.....(anche nelle 5 giornate di Milano, vado a memoria, e potrei sbagliare, si chiedeva una costituzione, o sbaglio, caro maestro/storico).



      **si noti come il difendere la costituzione, cioè L' ORDINE PRESTABILITO (o preCOSTITUITO che dir si voglia) per antonomasia, possa risultare oggi, rivoluzionario (da qui le tante virgolette, riferite a chi, come te, rivoluzionario certo non è.......MA, oggi, clamorosamente, lo sembri)


      .....c'è di che riflettere, non credi? Tra rivoluzionario ed eversore, e qui il nostro commentatore "Baazar" potrebbe dire la sua, chi è il rivoluzionario e chi l' eversore tra il nostro 48 e Monti (per dirne uno)?

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    3. Marco, si vede che sei arrivato su questo blog a...metà del primo tempo :-)
      http://orizzonte48.blogspot.it/2012/11/colpo-di-scena-orizzonte48-significati.html
      http://orizzonte48.blogspot.it/2012/11/darien-dearest-from-los-angeles-this.html
      (da gustare i commenti...)

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    4. Simpaticamente coinvolto, propongo:

      premesso il "dualismo" come atomo, elemento "discreto" e fondante il "Tutto" e quindi la "Vita". Vita come come espressione della contrapposizione di positivo e negativo, differenza di potenziale, tensione. Ma anche come "metro" per l'essere vivente stesso, sua prima espressione, per orientarsi nella contrapposizione di forma e sostanza, di cui l'Individuo stesso misura, con la propria "Scala di Valori", l'ordinamento cogliendone l'essenza.

      Se gli infausti Trattati hanno svutato il significante delle Carte costituzionali, significa che le Democrazie sono attualmente la "forma", mentre il "fascismo ordoliberista" ne e' l'essenza fattuale, quindi la sostanza.

      Se e' rivoluzionario chi si contrappone, reagisce al sistema sociopolitico, e quindi alla cultura della classe sociale dominante di quel tempo, 48 e' ASSOLUTAMENTE e incontrovertibilmente un "rivoluzionario".

      QED :-)

      Mai in ritardo per far gli auguri di Buone Feste agli intellettuali appassionati quarantottini...

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  3. "Ciò che è fuori di te è una proiezione di ciò che è dentro di te, e ciò che è dentro di te è una proiezione del mondo esterno. Perciò spesso, quando ti addentri nel labirinto che sta fuori di te, finisci col penetrare anche nel tuo labirinto interiore. E in molti casi è un'esperienza pericolosa". - Haruki Murakami - "Kafka sulla spiaggia".
    Ho trovato questa frase perte del libro di Murakami sul sito Alkemica che è la prima community in Italia dedicata a chi sceglie di cambiare sè stesso per cambiare il mondo. Spiritualità, Ecologia, Filosofia...per scoprire come condividere ciò che sai per accelerare l'evoluzione di tutti. Cerchiamo allora di credere e di non perdere la fede anche per quelli come dice Sandra Moro che ancora sono nel buio. Buon anno a tutti di cuore.

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  4. Buon Natale a te Quarantotto, a Sofia e a tutti i lettori, non so quanto tempo ci vorrà perché questo intrepido gruppetto dissenziente di cui facciamo parte si allarghi a diventare una massa critica che induca a un rapido cambiamento, passi avanti ne sono stati fatti, ma sappiamo che è tardi, e tuttavia andiamo avanti, facciamo testimonianza ...

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    1. Carmen, siamo già oltre la testimonianza...La massa critica si creerà per dinamiche inevitabili. Ma non altrettanto è pronosticabile l'esito di una mobilitazione comunque ritardata e inquinata dal "muro mediatico"...Troppa menzogna è stata inoculata e le sue tossine possono agire sul corpo sociale per un periodo e ad una profondità difficili da stimare.
      Ma non c'è alternativa a quella di ri-seminare (prima che si può) la pianta della "traiettoria culturale" umanitaria e democratica, affinchè dia i suoi frutti come comunicazione di massa...

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    2. Che belli che siete! Grazie di cuore a tutt'e due. Prego sempre anche per voi.... sono preghiere Buddiste. La mia religione un po' rispecchia la società attuale: ad eccezione di alcuni illuminati o parzialmente illuminati ( Bodhisattva ), la maggior parte della popolazione rimane ancora illusa. Ma la responsabilita' rimane anche la loro; la via che porta alla comprensione dei fatti (come per l'illuminazione) è faticosa, in pochi sono disposti a questo "sacrificio" ogni giorno.

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  5. Mi associo agli auguri per il nuovo anno, sperando che possa aumentare il numero dei 'consapevoli' in lotta contro questo sistema euroliberista che sembra al momento incontrastabile. La cosa più difficile per noi è di intaccare quell epresunte verità che sono ormai percepire come assiomi da interlocutori che pure avrebbero gli strumenti culturali e le competenze per comprendere. Non smetto di soprendermi quando parlo con esponenti del ceto medio più o meno benestante che ripetono meccanicamente la favoletta del "non possimao più permetterci lo stato sociale perchè siamo stati corrotti e spendaccioni" oppure "i costi dello Stato e della burocrazia impediscono all'economia di ripartire". E' desolante constatare quanto male abbiano fatto anni di propaganda mediatica a senso unico e quanti danni si debbano imputare a Floris e compagnia.

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  6. Tanti auguri a tutti i frequentatori di questo sito di resistenza. Dai 48 almeno a natale proviamp ad avere fiducia. Certo nulla ci sarà regalato ma anche senza pude l'inerzia culturale e fisica della ggggente è un osso durissimo da rodere. Portiamo pazienza... buon natale a tutti!

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    1. Mattia, la pazienza unita all'astuzia, alla dolcezza ed alla spietatezza (verso se stessi, niente di "viuuulento"), ci guideranno verso la libertà :-)

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  7. è natale (o capodanno?), ed io mi trovo su questa spiaggia deserta, come ci sono arrivato?, avvolto dal rumore del vento e delle onde, con le scarpe affossate nella sabbia e il sudore che mi bagna la fronte. sento l'odore di salsedine nel naso e mentre guardo il disco colorato del sole che sta sorgendo o forse tramontando chiedo all'ometto in camice bianco , coi baffi neri alla turca, che mi offre una calda bevanda all'interno di un chiosco piazzato nel bel mezzo della spiaggia:
    -devo pagare in euro oppure in lire?

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  8. Parole che non necessitano di nessun addendum, e che sottoscrivo.
    Ho ricevuto da chi ha fatto la resistenza la democrazia, incarnata nella Costituzione che conosciamo. Nel mio piccolo, intendo resistere per consegnare qualcosa di analogo a chi verrà dopo di me, cercando -con molta fatica, complici anche i miei limiti intellettuali- di diffondere la consapevolezza. La mia pretesa è modesta: non chiedo di avere ragione, chiedo che il pensiero di cui sono portatore venga quanto meno preso in considerazione, che entri nel dibattito.
    Non è facile, perché parlare con i sostenitori dell'europa dell'€uro è come parlare con i Talebani, i Khmerr rossi o i Komeinisti. A modo loro, sono integralisti, ritengono di vivere nel migliore dei mondi possibili (finché i tagli o la disoccupazione bussano alla porta altrui, naturally), e, come tutti gli integralisti, usano e abusano (spesso a sproposito), dell'argomento morale a difesa dell'ordine costituito (la retorica della curruzzzione e dell'abbiamovissutoaldisopradeinostrimezzi, ad es...). E' facile far diventare consapevole uno khmerr? No. Nemmeno un eurista.
    Ma noi siamo qui, e questo è già un bel risultato. Voglio essere ottimista, però, almeno durante le feste. Pensano di aver "neutralizzato" le dinamiche della Storia. Ma io non credo che sarà così. La Storia presenterà il conto: come il mio bisnonno ebbe la gioia di vedere i busti del Duce nella polvere, spero io di vederci "loro", e la loro superbia.

    Buon Natale e buon anno a tutto il Blog.

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    1. @Salvatore e @Lorenzo
      Una "storia", che ci raccorda a come si può essere felici di...pagare e LA STORIA che ci rammenta che "si paga", quando si calpesta lo Spirito dell'Uomo per avidità di potere e di denaro, senza alcun riguardo per la Forza misteriosa che spazza sempre e comunque le tracce che uomini dell'oscurità si ostinano a lasciare.

      Il Sole tramonta e risorge anche senza di noi; ma specialmente senza di "loro", piccoli tiranni meschini capaci solo di contagiare gli altri della loro deformità interiore...

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  9. Sono d'accordo che bisogna vigilare anche a Natale perche' LORO sono pienamente operativi....infatti mi pare che il prossimo (anzi prossimissimo) attacco, all'Italia possa essere portato subito attraverso le banche , in questo caso il Monte dei Paschi....abbiamo le tre scimmiette Letta, Sacco -degli ale- manni e Visco che sembrano muti ciechi e sordi, di fronte al fatto che le banche incaricate dell'aumento del capitale sono piu' o meno le stesse che hanno in pegno le azioni Mps della fondazione(e la consob?), questo deciso dal management cioe' Profumo....di fronte alla strana fretta dello stesso di fare subito l'aumento di capitale, prefigurando in caso contrario chissa' quali sciagure(ma non le dice, forse sono per altri le sciagure che non per Mps), di una banca che cosi' di fretta andra' in mano bildelberg...un aumento di capitale deciso cosi' in fretta e furia non si era mai visto, e la stessa commissione ue aveva dato un anno di tempo.....le scimmiette sembra che nulla fanno per cercare di tenere almeno una parte del cap. sociale in mano italiane, di dare una mano alla fondazione a trovare partner per preservare un minimo di italianita'....e' proprio palese, sembra, la volonta' di Profumo di dare la banca a stranieri....una banca che ha risparmi degli italiani e btp, con cui si puo' condizionare l'Italia....quando Putin e' venuto in visita, gli hanno offerto varie opportunita' di investimento, alitalia, telecom ecc. ma NON mps....la vicenda mi sembra faccia il paio con la rivalutazione delle quote banca d'Italia....ed ecco perche' Napolitano dice che Letta deve durare tutto il 2014, si hanno ancora un po' di "lavoro" da fare.......

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    1. Non solo hanno in mano il pegno, ma in parte coincidono con quelle che hanno rifilato la "sòla" del derivatone ( che non coinvolse solo Nomura). L'assalto al controllo del nostro sistema bancario è appena iniziato: con l'Unione bancaria, che in sè avrà effetti anticipatori creando da subito una specie di rating fra banche, flussi di capitali giganteschi fuggiranno dal sistema bancario italiano e saranno direttamente gli oligopoli bancari a imporci la "condizionalità": una specie di "libro dei sogni" (realizzati) per deutschebank e bildenberg cantando

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  10. Ciao a tutti, essendo natale mi chiedevo se non fosse il caso di mettere un po' di focus su questa notizia:

    http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/1-il-financial-times-la-bibbia-dei-poteri-forti-sceglie-il-giorno-di-natale-68980.htm

    Ovvero il Ft europe contro papa Francesco I, accusato di criptocomunismo e nemmeno malceltato anticapitalismo. L'accusa fa eco a ben piu' livorose invettive scagliate contro il pontefice da una delle costole "evangeliche" dell'ordoliberismo (e del tea party usa), il telepridicatore Rush Limbaugh. Francamente non so cosa pensarne, forse un po' prevenuto (da buon toscanaccio mangiapreti)...abbiamo trovato un alleato? Come si puo' innestare la geopolitica vaticana nello scenario frattalico, sempre ammesso che il fastidio espresso dal ft indichi che effettivamente pure la politica bergogliana si sta distaccando dall'ordoliberismo (dopo gli anni del fiancheggiamento woytiliano e il "traccheggiamento" di ratzinger)?

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    1. Ma pensa che oggi con alcuni amici (e proprio commentando l'articolo di FT), abbiamo posto la questione negli stessi termini. Indubbiamente questo Papa è finora diverso dalle "attese" cui i recenti pontificati ci avevano abituato. Un singolare (e ancora non ben decifrabile) revirement, quasi un segno della Storia. Sulla riflessione frattalica ci sto pensando. Sono ammessi contributi "documentati" :-)

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    2. Avevo già proposto un'analogia frattalica tra papa Francesco e Pio XII (con la cui biografia ho una certa familiarità), naturalmente mutatis mutandis (riporto il commento che fece lo RSHA del radiomessaggio natalizio del '42 che avevo menzionato: "Il papa, in maniera del tutto sconosciuta prima di oggi, ha ripudiato il Nuovo Ordine Europeo del nazionalsocialismo": A. Rhodes, Il Vaticano e le dittature, Mursia, Milano, 1973, pag. 283). Intanto segnalo che tra Pacelli e Roosvelt vi erano una notevole analogia di vedute e simpatia personale (alla sua morte, Pacelli si disse colpito da "un profondo senso di dispiacere, nato dall'alta stima che Noi nutrivamo per questo rinomato uomo di Stato e dalle relazioni amichevoli che creò e intrattenne con Noi e con la Santa Sede", riportato in P. Chenaux, Pio XII, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo, 2004, pag. 189). Per ora...

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    3. L'analogia (autosimilarità) frattalica con Pio XII viene naturale: in effetti, dov'è il Roosevelt della situazione? Intendo nel Natale '42, cioè ora...E' questa la parte meno riconoscibile in termini di forma ricorrente. Non è che manchino le tracce indizianti, manca più che altro lo sbarco in Nord Africa (in termini chiaramente identificabili)...

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    4. in effetti, dov'è il Roosevelt della situazione? ... forse per trovarlo NON bisogna cercare a occidente ...

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  11. Nel mio piccolo, vedo. Nel mio piccolo converso. Nel mio piccolo espono e vedo accendersi lumi nella vischiosa nebbia ordoliberista mediatica. Nel mio piccolo mi accorgo della miglioramento nella percezione della questione di fondo. Un movimento di massa ? forse si forse no. Non ho un ampiezza di visuale sì estesa. Ma un’orda che si rinfoltisce di ora in ora , oggi più che ieri, che non si riunisce qui o la , ma in un’Idea che ha contenuto e forma ed è percettibile ed è la grund norm su cui si fonda la nostra Repubblica ; in espansione ondosa . anche questo sì.
    Il Monolite PUDEiforme viene scalfito da gocce d’acqua e Tempo. E quest’ultimo difetta nella condizione materialistica. Ma in una visione frattalica – forse- il Tempo è da considerarsi lineare ? Non è forse curvata la dimensione spazio temporale? E in un frattale non è esponenzialmente curvato? Il quando --poiché il sé è evidente-- degli accadimenti potrebbe confondersi tra ora e domani. E filosoficamente nell' ieri. BUON NATALE

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    1. Tutto corretto. Frattalicamente, se le misure-forma fossero prese correttamente, la "loro" sconfitta è già segnata.
      Ma il processo circolare del concepire una cosa, con la libera intenzionalità, e indurla ad avverarsi, è un meccanismo di fondo indispensabile per "l'agire" impeccabile nel concreto di tutti i giorni. Laddove si lotta, si fatica, si profonde il proprio massimo impegno e anche un qualcosa di più.
      Ecco, questo "qualcosa" è ciò che resta di qualsiasi sforzo umano che sia diretto verso l'astratta conoscenza. E non verso il profitto personale. Ed in questo agire sta tutta la differenza nella scia che si lascia dietro di sè, anche quando gli eventi avranno dato il loro responso. Anche quando non ci saremo più :-)

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  12. NECESSITAS LEGEM NON HABET: LO STATO DI ECCEZIONE

    Dopo il gozzoviglio natalino, ovviamente abbondante e sopra ogni possibilità, per la digestione tornano utili gli stimoli vecchi e nuovi usati dagli “homines sacer” e le pratiche che precedono, quelle di domani, ovvero il pianto del coccodrillo

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  13. Il colpo di Stato a rate dispiegato a colpi di step and go euro normato susseguente la "digestione" or ora avvenuta e man mano che la permeabilità del corpo sociale lo consente,ancorché supportato dai mezzi di opinione sino al paradosso che "le miserie e le povertà" ci sono sempre state,sta torcendo il cono percettivo dei disastri in atto cercando di ricondurli ad una normalità di vicissitudini terrene a cui rischiamo di abituarci.
    La "rivoluzione dolce del ceto medio-borghese" in atto,focolai diffusi e persistenti in ogni borgo e città,spaventa gli Schettino di turno addetti allo svolgimento dell'Agenda tecnocratica liberista ma al tempo stesso si sentono rassicurati dall'insito frazionismo,naturale polverizzazione e certezza della mancanza di proposta rassicurante sull'approdo finale x gli stessi ceti medi (vero . debole).
    Difficile quest'ultima parte ma Crisi impone svolte e soluzioni radicali che rassicurino il ceto medio in "scivolamento".Se si riuscisse nell'articolazione di una compiuta e definita risposta,immediatamente percepibile,che il post sarà comunque meno doloroso dello status quo allora assisteremo alla definitiva saldatura di corpi sociali convergenti alla immediata e necessaria ricostruzione.
    La gente è più ricettiva nell'identificare il "salasso" imposto funzionale a interessi non nazionali e che lo stesso durerà sino a quando il paziente lo potrà sopportare (abitudine alla normalità).Se non vi è chi sia in grado di sostenere i costi di una tessitura ed al quale ovviamente non faccia difetto una capacità comunicativa immediatamente percepibile tale da identificarlo quale leader passepartout dotato di inusitata audacia allora sarà meglio non far mancare il sostegno a chi sin'ora,in un modo o nell'altro,ha comunque sparigliato e fare in modo che le Europee siano l'implicita occasione per interpretarle a mo di referendum.
    Visto che di fronte a cotante disinvoltura nell'aver soppresso ed abolito la vergogna e la menzogna non si ha nemmeno il sussulto "del ragionevole dubbio" che ci sia qualcosa che comunque non va,non resta che ulteriormente convincersi della scientemente dolosità del Progetto in atto.
    Condividere quanto innanzi e lo sforzo che Voi tutti fate ci induce a credere che un qualcosa di diverso e/o da ripristinare c'è comunque.
    Ognuno di noi con i pochi o tanti mezzi a disposizione si deve sentire impegnato ed in prima linea alla divulgazione e riaffermazione del "latin verbo" e chi di dover a non lasciarsi intimorire dal "MarcoManno" di turno evoluto ed affinato nonché adeguatosi con nuove strategie x i tempi attuali.
    Serene festività e buon lavoro.
    P.S.Con un pensiero sinistro verso il job act del Loro discepolo VonRenzik.:-)

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    1. "...Se si riuscisse nell'articolazione di una compiuta e definita risposta,immediatamente percepibile,che il post sarà comunque meno doloroso dello status quo allora assisteremo alla definitiva saldatura di corpi sociali convergenti alla immediata e necessaria ricostruzione"
      Sulla "riuscita", nei prossimi mesi, di questa consapevolezza diffusa, non avrei molti dubbi: stanno già iniziando a mandare raffiche di accertamenti delle rendite catastali. E hanno sempre sia la possibilità di fare un prelievone patrimoniale (conti bancari inclusi), come propone Prodi per "salvare l'euro" (questa cosa meravigliosa), sia quella di "anticipare" l'applicazione del bail-in in caso di crisi sopravvenuta prima del 2016.
      Piuttosto, come argine funzionano ancora le costruzioni mediatiche di "casta" e "corruzione"...

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  14. Buongiorno,
    il valore religioso delle feste ha un senso di "ricarica" delle energie spirituali. In questo senso il consumismo ne riduce l'effetto. Invidio voi che sapete lottare e vigilare in ogni momento senza perdervi d'animo, ma vi assicuro che per le persone medie (quelle che alla fine bisogna convincere in democrazia) la lotta necessita di momenti di tregua, anche religiosi, in cui ri-concentrarsi.
    Auguri,
    Gian

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  15. - Dobbiamo "credere", perchè non c'è alternativa etica dotata di dignità umana, di poter continuare a lavorare per la democrazia fino a che "loro" non saranno sconfitti. Anche in Italia. Anche ricordandocelo il giorno di Natale; anzi, specialmente oggi. -

    Quoto!

    Ieri finalmente sono riuscito a raccontare a mio padre (ex sindacalista Cisl - socialista - terza media, classe '42) di questo blog e del libro di Luciano. Mi ricordo che negli anni '90 aveva incominciato a fare "strani" discorsi sul cambiamento pro-sistema/padroni della sinistra e dei sindacati che io non capivo anche perché i "giovani" piddini (benestanti) che conoscevo ovviamente erano tutto diritti cosmetici, antiberlusconismo, unione europea e cittadini del mondo. Ovviamemente il suo percorso di elaborazione del lutto è stato praticamente solitario rispetto ai colleghi, con qualche comprensibile sbandamento teorico. A me è successa la stessa cosa, mannaggia (con meno sbandamenti), e nella sfiga della contingenza negativa per la nostra fragile democrazia, almeno lo capisco di più e il livello del nostro dialogo si è notevolmente alzato. Ed è merito anche vostro! La prossima volta gli porterò gli interventi di 48 in video (non usa internet).

    Post come questo ogni tanto ci vogliono proprio!
    Danno speranza e la conferma di non essere soli.

    Tanti auguri a tutti.



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