martedì 23 luglio 2013

COME BACK ERIN BURNETT! E PIZZA, PIZZA, MANDOLINI, CARINA SIGNORINA!

Una delle sicurezze del "meraviglioso mondo di von Hayek" è che ci si può muovere, senza alcuna preoccupazione, tra pochi e sani principi. Chi sia il "cattivo" lo si sa in partenza e si possono trovare soluzioni, senza avere alcuna paura di essere smentiti (e come si fa? I fatti contrari verrebbero oscurati), apparendo geniali economisti, persino più perspicaci di Sherlock Holmes.
Le ultime dichiarazioni di Jack Lew, "digiamolo", mi hanno aperto gli occhi. Confesso che vivevo nell'oscurità frattalica, nonchè fideistica in...Keynes. E credevo illuministicamente, con una certa aporia sentimentale, che la ottusità umana non potesse essere premiata all'infinito. Ma d'altra parte, è anche vero che "solo la stupidità può dare l'idea dell'Infinito" (aforisma ora attribuito a un "anonimo" ora ad Einstein...).

Ma mi sono ricreduto: "se non puoi batterli", dice il saggio (di Chicago), "unisciti a loro".
Perciò vi farò la mia proposta hayekkiana di risoluzione della crisi.
I rimedi che proporrò accettano coerentemente la granitica premessa che la disoccupazione, oltre un certo livello, non è che la dimostrazione dell'assurda avidità della masse lavoratrici, fannullone, choosy e sindacalizzate, nel rivendicare un salario che, pensate! stia bene a "loro". Una cosa veramente inconcepibile e, come dice il mio maestro v.H., foriera di sciagurati privilegi contrari alla sana evoluzione umana.

Nel post sul nostro amico Jack, abbiamo preso atto che 'sto sbarco in Sicilia non si può fare finchè non si portano a termine le riforme strutturali che stimolano una sana e duratura crescita.
Che Schauble la veda così poteva ancora lasciare qualche dubbio, ma poi ho visto che i principali e autorevoli quotidiani italiani riportavano l'opinione di una grande espertologa americana, Erin Burnett di CNN, la quale ci ha detto: "Il downgrading? Vi sta bene: troppi scioperi...". Ha pure detto di ammirare Bini Smaghi, che, infatti, l'ha subito sostenuta, stigmatizzando come l'OMT di Draghi (quella che non è stata mai attivata, perchè, tra l'altro, implica una pesante "condizionalità"), abbia però portato a un'eccessiva rilassatezza del rigore fiscale in Italia. Perbacco!

Ma ora ci penso io.
Conscio che persino Jack Lew ritiene inammissibile il mercato del lavoro in Italia,  si deve ritenere per mancanza di sufficienti poteri di licenziamento "acausale" (cioè, come negli USA, a totale discrezione del datore...salvo che non risulti politically un-correct, ovviamente), ecco la mia ricetta anti-crisi:
- i partiti presenti in parlamento potranno dar vita a una "fondazione", denominata "Palinodia Unitaria Disoccupazione Escissa" (un nome di spessore intellettuale ci sta bene: l'acronimo sarebbe poi, PUDE, ma distinguibile dal PUD€. E comunque indica un diffuso pentimento e un'autentica ritrattazione circa il precedente lassismo con riguardo alla disciplina dei lavoratori). Quindi un fenomeno culturale di alta promozione del lavoro e della crescita;
- in base alla legge che la prevede, questa fondazione potrà assumere personale, variamente qualificato, ne L'ESERCITO DI RISERVA DEI DISOCCUPATI". Ma senza rigide e obsolete assunzioni formali, a tempo indeterminato o a termine che siano;
- infatti questi ex-disoccupati, verranno assunti "a progetto", di facile e pronta realizzazione, e retribuiti in percentuale dei corrispettivi pagati da chi richiederà l'esecuzione del progetto oltre che nella nuova forma "a bottino" (vedremo come);
- i servizi resi dalla fondazione saranno nel campo della sicurezza pubblica e del lavoro: si tratta in sostanza di forme di "polizia privata" che accelerano quella doverosa instaurazione dello "Stato minimo" che esigerebbe, coerentemente, che siano gli stessi "esseri più evolutivamente adatti" a gestire l'ordine pubblico, senza costose ed elefantiache macchine burocratiche pubbliche;
- i servizi in questione, resi legali dalle norme previste, saranno "Polizia del Lavoro" e Polizia Disoccupazionale", accorpate in realtà in unità polifunzionali denominate PdL-PD (potranno aggiungersi servizi di Soda Caustica- SC, in caso le condizioni igieniche del progetto da eseguire lo richiedano);

- i servizi potranno essere richiesti da tutti i datori di lavoro, in ogni settore produttivo, in caso di:
a) sciopero di lavoratori, sia per rivendicazioni salariali, sia per riduzioni di personale e licenziamenti;
b) autorità locali di governo e entipubblici in genere, in caso di dimostrazioni a favore di politiche del lavoro (che non siano promosse dai sindacati "ammessi", indicati in un breve elenco allegato alla legge);
- infine, i compensi pagati da imprese e enti pubblici per i servizi resi dal PUDE, con le operazioni PdL-PD (disinfestazione fabbriche occupate e piazze dai manifestanti e dai manifestini, entrambi sequestrabili a discrezione dei dipendenti del PUDE impegnati nel singolo "progetto") saranno così suddivisi: 90% ai partiti che aderiranno alla Fondazione PUDE, e 10% agli operatori assunti.
- questi avranno altresì diritto al "bottino", cioè a sequestrare e vendere (in apposite aste riservate a chi abbia preso parte ai "progetti" e ai loro familiari) denaro e altri oggetti di valore rinvenuti addosso ai manifestanti illegali, eventualmente anche a seguito di perquisizione domiciliare (non si può mai sapere fino a che punto arrivino l'avidità e il privilegio della masse quando si mettono a "irrigidire" il mercato del lavoro).

Come si vede, lo schema presenta innumerevoli vantaggi:
1) "riduzione del perimetro dello Stato" con riguardo ai servizi di ordine pubblico e pubblica sicurezza, oggi espletati da migliaia e migliaia di appartenenti a Forze dell'ordine divise in troppi "corpi" difficili e costosi da coordinare;
2) prevedibile fine sia di rivendicazioni salariali sia di proteste in caso di licenziamenti, che, oltretutto, danno un'immagine sbagliata del paese agli investitori esteri;
3) ampio assorbimento della disoccupazione (dall'apposito esercito di "riserva") con creazione di decine di migliaia di posti a costo zero e senza dove espletare lunghi e complessi concorsi pubblici di assunzione, dato che i partiti politici, possono mettere a disposizione una elevata expertise in fatto di individuazione dei soggetti da selezionare (con anche il vantaggio della perfetta legalità di tali scelte, e l'alleggerimento del carico delle Procure per concorsi truccati);
4) valorizzazione di professionalità oggi sacrificate in stadi e stazioni ferroviarie e in attività di dubbio valore etico;
5) ma soprattuto, e notate la finezza, risoluzione del problema del "finanziamento ai partiti" assicurando loro una stabile e costante redditività raggiunta senza alcuna corruzione, senza contribuzione pubblica e per di più, con una complessiva attenzione al problema della "legalità" e della disoccupazione giovanile.

Negli USA questa soluzione normativa, sicuramente deflattiva del problema definibile "casta-corruzione", potrebbe condurre finalmente a vedere con altri occhi la realtà italiana.
Ci auguriamo, in un prossimo futuro che Erin Burnett possa tornare dalle nostre parti e, apprezzato il nuovo "mercato del lavoro" e l'assenza di scioperi, possa limitarsi a dichiarare "Adoro Roma e la cucina italiana! E gli uomini italiani sono così romantici!"
Tanto più che pare che questo modulo di creazione di nuovo impiego, ripercorra formule in larga parte già sperimentate con successo, oltre Oceano.
Ma nella soluzione qui ipotizzata, ancora più "garantiste", evitandosi il fastidioso "conflitto di interessi" dei datori di lavoro che assoldino essi stessi i "miliziani" - pardon gli operatori-, dato che l'assunzione sarebbe addirittura affidata a rappresentanti politici democraticamente eletti.
Ma anche in Italia possiamo vantare esperimenti-pilota simili, poi assurdamente messi da parte con l'irruzione della Costituzione scritta dai "nipotini di Stalin"...

Non è meraviglioso il mondo di von Hayek?

24 commenti:

  1. Coraggio! che sta arrivando Faustino...

    http://www.blogo.it/news/politica/redazione/40071/fausto-bertinotti-scrive-a-napolitano-stai-sospendendo-la-democrazia/?utm_source=fb&utm_medium=ed&utm_campaign=Facebook:+Blogo

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    1. L'avevo visto: non mi è chiaro quali siano esattamente le norme costituzionali che ritiene "sospese". Tanto più che non si capisce bene se se la prenda col capitalismo finanziario imperante o col vincolo esterno. Tanto non menziona l'euro.
      Ma per il resto il discorso fila: per una versione più "precisina", sul piano costituzionale, dovrete attendere il libro :-) (che spero possa uscire a settembre)

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    2. Certo, se a seguire presenterà una denuncia per alto tradimento ... allora ...

      ps "Quel che vorrei proporLe è che nella politica e in democrazia si possa manifestare un'altra e diversa idea di società rispetto a quella in atto e che la Costituzione Repubblicana garantisce che essa possa essere praticata e perseguita."
      pps è confuso lui o sono confuso io?

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    3. No è un discorso poco chiaro di cui però si capisce il senso: "perchè mai un modello sociale, tanto più se guidato dall'Europa, dovrebbe essere visto come priorità, (la "stabilità"), quando "la diversa idea" (di società rispetto a quella europea), sarebbe conforme alla Costituzione stessa?"
      Più o meno pare questo, come si desume dal resto :-)

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  2. Ah marrano!!! e io che credevo fossi un feroce avversario del libero scambio ed un seguace dello Stato catalizzatore di risorse!!

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    1. Ma vuoi mettere i vantaggi in termini di underlying specialization in questi nuovi (ma sempre antichi) servizi che otterremmo anche nel commercio internazionale? Potremmo esportare sia il "format" sia il protagonisti (miliziani), una volta messa raggiunto lo share giusto!

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  3. Fantastico!
    E ci stiamo già provando, in via sperimentale, con l'Expo 2015 a cui ci auguriamo Ms Erin Burnett, magari in compagnia di Bini Smaghi, vorrà essere presente, anche solo per verificare gli sforzi compiuti per rendere concreto il "meraviglioso mondo di von Hayek".

    http://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/2013/07/23/924087-expo-accordo-sindacati-lavoro-occupati-volontari-contratti.shtml

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    1. Mmmm..ancora non ci siamo: manca la designazione "formale" dei partiti e manca il diritto di "bottino" e la sostituzione di "pezzi" di questo inutile Stato. Inoltre la lunghezza del "progetto" potrebbe rivelarsi "eccessiva" (nella mia ipotesi può durare anche poche ore, salvo perquisizioni domicliari ai fini del diritto di bottino). E comunque non risolvono lo scandalo del finanziamento pubblico ai partiti...
      Ma è un passo avanti che Erin potrà sicuramente apprezzare, estendendo a Pisapia, oltre che Bini Smaghi, l'ammirazione per questi "bei" maschi italiani

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  4. Più che von Hayek, occhio e croce mi sembra un programma più facilmente realizzabile da un Fritz Sauckel.

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    1. Ma sai, forse non tutti sanno che sotto il nazismo il licenziamento costituiva reato per lo stesso datore di lavoro. Il posto, era considerato altamente stabile, nella pacificazione sociale nazional-socialista. E lo Stato non era certo minimo, tutt'altro: meno che mai per le funzioni di polizia.
      L'utilizzazione di polizie (diciamo) private in funzione anti-sciopero era piuttosto tipica della prima fase dello scontro sociale in USA. E comunque, certo in Europa assunse caratteristiche politico-fasciste, cioè solo indirettamente finanziate da capitalisti che rimanevano nell'ombra. E non solo in Italia.
      Tuttavia, più che negli USA, erano gli stessi governi "liberali" a usare il pugno di ferro contro i lavoratori, per mantenere il mercato nei termini voluti da una oligarchia che più o meno era anche l'elettorato censitario ammesso...

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  5. Una precisazione :)
    Fritz Sauckel diventa "Generalbevollmächtigter für den Arbeitseinsatz" (Plenipotenziario per il lavoro) nel Marzo del 1942 quando la Germania si trova ad avere seri problemi di manodopera, dato che maggior parte dei tedeschi "abili ed arruolati" si trovano al fronte.
    A quel punto "scatenano" Sauckel che recupera quasi 5 milioni di persone che vengono deportate in Germania (tra cui un bel pò di italiani a partire dall'8 settembre 1943).

    Ora. Visto che i media ci vendono la favola della ricca Germania dove tutti lavorano alla WV e guadagnano 3.000 euro al mese e visto che questa stramaledetta austerity ha il timbro Made in Germany, trasferiamo un paio di milioni di disoccupati italiani in Sassonia? Un paio di milioni dalla Grecia alla Turingia e via di seguito :)

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  6. scusa, Quarantotto, se questo mio intervento non c' entrerà un tubo.

    Ma lo hai letto il post di grillo "il diavolo veste Merkel" (di stamattina)?

    Tolto il primo paragrafo (comunque non sbagliatissimo)lo avresti potuto scrivere tu o Ba gnai (espressamente citato nel post!)

    No, volevo chiedere un lapis a te e agli altri commentatori per unire un po' di puntini, di cui questo ultimo post è solo l' ultimo punto (esclamativo)

    nel giro di un paio di settimane:

    - Grillo ha scritto un post dal titolo "non possiamo morire per Berlino" e un altro che criticava Saccomanni e la sua paventata vendita di Eni , Enel e Finmeccanica

    - Grillo e Casaleggio hanno incontrato Napolitano

    -Casaleggio ha parlato di rischio rivolte

    -Bagnai ha fatto una intervista sulle dichiarazioni di Casaleggio in cui , sorprendentemente, non vi è cenno di critica al riccioluto "guru"

    - Grillo scrive questo post in cui esplicitamente cita Bagnai e il suo libro E NE SPOSA completamente le argomentazioni (leggere per credere!)

    Siccome non ci sto capendo molto, gli amici del blog hanno in mente altri "puntini" che potrebbero aiutare a delineare questo nuovo disegno "grillesco"? E potrebbero aiutarmi a unirli sti puntini? Visto che qui il livello della comprensione è molto alto e nello "zainetto" della conoscenza dei frequentatori di questo blog sicuramente ci sarà un "lapis" che funziona meglio del mio

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    2. Non saprei. Ne so quanto te...Vedremo

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    3. Dunque. Abbozzo quella che è la mia personale opinione.

      I sondaggi parlano chiaro: dalle elezioni di febbraio, la politica basata sulla guerra ai dipendenti pubblici, sul modello tedesco e sul costo del caffè alla bouvette delle Camere non ha pagato. Il M5S aveva il 25% a febbraio ed ha il 15% a luglio. La perdita di consenso è a dir poco clamorosa. Se poi la si confronta con la risalita dello scatafascio berlusconiano (che si divide il primo posto con lo scatafascio piddino), appare clamorosissima.

      Anche rimanendo in una prospettiva meramente elettoralistica, sembra che l'elettorato Grillino si aspettasse anche risposte sostanziali alla crisi. Anche se i dottor livore sono tanti, in Italia, non ci sono solo loro. Evidentemente a casa Casaleggio lo stanno capendo e si stanno regolando di conseguenza.....

      Tra gli elettori italiani c'è poi chi ha capito come stanno le cose. E quindi ha capito anche che è inutile votare perché, nell'era del PUD€, non è politicamente rappresentato da nessuno (prova ne è la crescita esponenziale dell'astensionismo). Tra di loro potrebbe anche esserci chi credeva che il M5S fosse veramente il "partito anti-austerità" e che poi, vista la connotazione meramente "anti-politica", è rimasto deluso........

      Certo, rimaniamo in una prospettiva di merketing politico. Grillo, secondo me, sta giocando questa carta per vedere quanti consensi recupera. Personalmente credo non ragioni al di fuori di questa prospettiva, così come credo (e del resto nel suo blog lo ha fatto capire più volte), che Bagnai lo sappia benissimo. Certo, se dicono cose tecnicamente non errate non può certo criticarli! Ma sappiamo che quelle cose sono dette in maniera meramente strumentale.

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    4. Caro Lorenzo spiegazione ineccepibile. Anche perchè, allo stato delle cose note, è la più lineare.
      Ma...me lo dici proprio ora che sono passato agli "hayekkiani"? :-)

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    5. Hai fatto davvero il "salto della quaglia"? :-)

      Beh, a voler essere un autentico "volpone" della politica, avresti dovuto insistere sulla linea anti-austerità quel tanto che bastava per garantirsi un'elezione tra le liste ortottere e POI fare il salto della quaglia, passare al gruppo misto e cercare aperture in area PD (magari portandoti appresso qualche parlamentare ideologicamente hayekkiano ma politicamente disorientato in cerca di poltro... rectius: collocazione politica. E a chi ti accusava di essere voltagabbana bastava replicare con "GrillofascistachevuolechiudereleCamere - ècompitonostrononsuo!!!).

      I tuttologi che infestano i nostri quotidiani direbbero che hai sbagliato i tempi tecnici della "virata politica"! Non ti resta che sperare che Scelta Civica si tenga a galla oltre il 4% :-)

      ^_^ ^_^ ^_^

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    6. Sulla "tenuta" del nuovo corso ortottero non sarei così sicuro.
      Però ti confesso che immedesimarsi nell'hayekkianesimo, come dico in premessa nel post, ti rende tutto più facile, si corre in discesa, concettualmente parlando.
      E' un pò come nel calcio dichiarare che la Juve è la favorita e parlare di tutti i minimi dettagli e rivolgimenti della squadra. Oppure come dichiararsi di sinistra e prendersela con la "finanza globale"...E potrei continuare.
      In fondo, come ben evidenziò Guzzanti, pure Funari aveva la "mortadella" :-)

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    7. Ti capisco. In fondo, a ragionare secondo il mainstream trovi un popolo di statue che annuiscono.

      Un tempo io ero così....... inutile negare il proprio passato. Ero un luogocomunista.

      O meglio.....
      Nel 96 avevo letto la "trappola della Globalizzazione" di Hans-Peter Martin e Harald Schumann. Avevo letto anche "L'orrore economico" di Vivanne Forester. Sapevo, bene o male "cosa era il neo-liberismo" e non lo condividevo. Ma credevo -ahimè- anche alla favola della propaganda europeista e che nell'Europa dei diritti sociali non sarebbe mai arrivato. Che all'Euro sarebbe realmente seguita un'integrazione politica.

      Quello che NON sapevo, è che già dal 1981, invece, il neo-liberismo era entrato eccome, nell'Europa. Non sapevo cosa significava veramente Maastricht.

      Vedevo, nella realtà, che il potere d'acquisto diminuiva, nei primi anni 2000. Avevo la percezione che capitalismo pretendesse di avere lavoratori pagati come nell'800 e consumatori da anni 70/80 del secolo successivo, dimentico che queste due realtà convivevano nella stessa, singola, persona fisica. Era un "concliare l'inconciliabile", che loro credevano di superare con la formula dell' "indebitati basta che compri". Eh già: mentre "lo stato doveva comportarsi come un buon padre di famiglia", il padre di famiglia col salario reale in caduta libera doveva spendere a deficit........ Ecco il sunto ipocrita della morale neo-liberista.

      Quello che NON credevo, che non avrei mai creduto, è che l'Europa mostrasse, in questa crisi, il volto che ha mostrato. Che il neo-liberismo letto in quei libri potesse venire a bussare, col suo fardello di povertà e frustrazione, alla porta di casa mia.

      E' stato un amaro risveglio. Ma controbilanciato dalla consapevolezza ottenuta grazie al lavoro di persone come te e il prof. Bagnai, che non finirò mai di ringraziare: lo stipendio possono tagliarmelo. Ma la consapevolezza acquisita in questi ultimi anni, no. Quella non la possono tagliare. Nè impedirmi di trasmetterla. E forse è quello, il vero "patrimonio", non tassabile, non espropriabile. Quello che temono di più.....

      Beh: concludo il mio afflato idealistico........

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    8. Caro Lorenzo,
      a parte l'ovvia ironia (che è sempre una forma di ribaltamento), la mia "conversione", limitata a questo post, produce in effetti...questo post, che è un'autoconfutazione della attendibilità delle "loro" teorie".
      Nulla è più criticamente smascherante del portarle alle loro estreme conseguenze senza ipocrisie e giri di parole.
      Quanto all'effetto "corsa in discesa", cioè alla facilità di sviluppare qualsiasi discorso basandosi sui concetti mainstream (di cui vH è in fondo il rifornitore più completo di "linguaggio"), è dovuto al fatto che ho praticamente finito di scrivere il libro, cosa che, in questo clima, ti costringe pure a dimostrare che, ad es; la Cost. è la fonte di diritto suprema e che la democrazia sociale è la sua scelta!!!

      Ma, come dici, il liberismo-anti Stato democratico è venuto a bussare alle nostre porte, ma lo ha fatto con una forza mediatica e un cripto-idealismo per cui noi lo abbiamo fatto entrare: dopodicchè in realtà si è messo a bivaccare a nostre spese, confidando che il TG avrebbe confermato che era giusto così...

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    9. "Nulla è più criticamente smascherante del portarle alle loro estreme conseguenze senza ipocrisie e giri di parole"

      guarda, questo stratagemma retorico io lo uso spessissmo nei miei commenti sul FQ in risposta a questo o quel "livoroso" o a questo o quel "fan del capitalismo che odia il debito".
      Mi diverte un casino e, ti dirò, mi ha aiutato a capire un sacco di cose e a cogliere (possibili) risposte e connessioni che senza entrare in simili """logiche""" non avrei probabilmente mai colto.

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  7. Oggi a Radio 24 il conduttore di una trasmissione economica, alle lamentele su fb dei radioascoltatori sui contratti in deroga per expo 2015, ha tuonato che tra l'avere un figlio disoccupato o un figlio occupato per sei mesi a 500 euro al mese più i pasti è sempre meglio la seconda ipotesi e chi sosteneva il contrario era mosso da ideologie proto-sindacali ( giuro che ha usato questa definizione ).
    E che vuoi dirgli?

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    1. Gli si può dire che "protosindacali" è contraddittorio. Ma sarebbe un esercizio vano.
      Piuttosto è da chiedersi da dove traggano, i giornalisti Rai, questa motivazione così forte a sostenere l'ideologia economica del "lavoro merce", soggetto alla sola legge (atomistica) della domanda-offerta. Non tengono famiglia anche loro, evidentemente. E qualcosa mi dice che c'entri pure il privilegio della stabilizzazione che credono di essere i soli a meritare (come cani da guardia...dell'assetto).

      Ma queste considerazioni sono quasi scontate.
      Di fondo, credo che ci sia la paura: privi della cultura per valutare gli effetti sistemici di quello che accade, avvertono il tutto come politicamente inarrestabile. E, ben abituati a cogliere il "vento" (che li ha spinti lì dove sono), capiscono che occorra divenire più realisti del re.

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  8. L'economia neoclassica secondo Galbraith: It's the theory that the poor don't work hard enough because they're paid too much and that the rich don't work hard enough because they're not paid enough.
    Certo, ha il pregio della semplicità.

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