mercoledì 19 giugno 2013

PRESSIONE FISCALE EFFETTIVA E INCOMPRENSIONE "INFETTIVA"

Lascio alle vostre riflessioni questo comunicato stampa del Ministero dell'Economia sull'andamento delle entrate erariali (cioè del solo Stato, escluse regioni ed enti locali), arrivate a 423,903 miliardi: dati che coinvolgono il "come" si calcola la recessione e il "quanto" la caduta della domanda vanifichi le previsioni di entrata in modo inesorabile e agevolmente prevedibile. Senza dimenticare di quanto, altrettanto puntualmente, influisca il moltiplicatore.
Da notare la caduta del gettito dell'IVA, sebbene con aliquota aumentata due volte nel periodo considerato: sulla possibilità di recuperare un carico di evasione a tale titolo per ben 46 miliardi, come evidenzia, or ora, la Corte dei conti, abbiamo già esaminato un "semplice" e arcinoto sistema.
Che non vorranno mai adottare, anche se (e forse proprio perchè) consentirebbe di riequilibrare il carico fiscale sul lavoro, facendo emergere i volumi d'affari reali e dando luogo a una misura di nuove entrate indirette che consentirebbe di avere le risorse per diminuire le aliquote sul reddito (si tratterebbe di entrate relative a IVA che voi, ogni giorno, avete già pagato, e senza biosgno di innalzare l'aliquota).
Ovviamente sul reddito di tutti, neppure solo dei lavoratori dipendenti e pensionati.
Da notare che, nonostante il luogocomunismo dei livorosi, che il gettito da ritenute del pubblico impiego è rimasto, in termini nominali, sostanzialmente invariato, segno che la drastica riduzione dei salari reali e il blocco contrattuale, protratto fino al 2014, stanno dando i loro effetti (tramutandosi, già quest'anno, in caduta nominale dei relativi redditi per effetto dei tagli a varie voci retributive).
Sempre dalla Corte dei conti, il ricalcolo delle pressione fiscale complessiva (cioè non solo erariale) effettiva ("....attualmente la pressione fiscale effettiva "si è impennata fino al 53%", dieci punti percentuali più su rispetto a "quella apparente"), giunta appunto al 53%, contro il 52% dello scorso anno, indicatore utilizzato qui per calcolare gli effetti sul deficit annuale della recessione...provocata da pressione fiscale aggiuntiva e, ancor più, dai tanto invocati tagli della spesa.
Calcoli perfettamente confermati da OCSE, FMI e Istat. Nonostante le "strane" titubanze di Bankitalia. A voi lettura e deduzioni all'insegna di "elementare Watson". Quanto ci manca un vero Sherlock!:

"È disponibile sul sito del Dipartimento delle Finanze (www.finanze.gov.it) il Bollettino delle entrate tributarie per il periodo gennaio-dicembre 2012, corredato dalle appendici statistiche e dalla guida normativa, che fornisce l'analisi puntuale dell'andamento delle entrate tributarie, e la relativa Nota tecnica che illustra in sintesi i principali contenuti del documento.
Nel 2012 le entrate tributarie erariali, accertate in base al criterio della competenza giuridica, si sono attestate a 423.903 milioni di euro facendo registrare una crescita del 2,8% (pari a +11.697 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Le entrate tributarie erariali mostrano una crescita tendenziale ancora più sostenuta, pari al 3,2%, se, ai fini di un confronto omogeneo, il risultato è calcolato al netto dell'imposta sostitutiva sul leasing immobiliare una tantum registrata nel mese di aprile 2011.
Il contributo più importante al risultato positivo delle entrate erariali viene dalle imposte dirette che hanno chiuso il  2012 con +10.686 milioni di euro rispetto al 2011 pari a +4,9% per un ammontare complessivo di 228.776 milioni di euro.
Le imposte indirette si sono, invece, attestate sostanzialmente allo stesso livello del 2011 (+1.011 milioni di euro rispetto al 2011 pari a + 0,5%) per un ammontare complessivo di 195.127 milioni di euro. Al netto dell'una tantum sul leasing immobiliare, le imposte indirette sono cresciute di 2.270 milioni di euro pari a +1,2%. Come segue, in dettaglio.
Il gettito IRPEF nel 2012 è cresciuto dell'1,1%  (+1.865 milioni di euro),  per effetto dell'andamento positivo delle ritenute sui redditi dei lavoratori dipendenti privati (+2,4%) e dell'autoliquidazione (+5,8%) a fronte della sostanziale stabilità delle ritenute sui redditi dei dipendenti pubblici e sui redditi da pensione (+0,1%) e del calo delle ritenute d'acconto sui redditi dei lavoratori autonomi (-4,5%) che risentono degli effetti della congiuntura negativa.
Il gettito IRES ha mostrato nel 2012 una variazione tendenziale positiva dell'1,9% (+679 milioni di euro).
Sul risultato hanno influito le modifiche introdotte dal D.L. n. 138/2011 alla c.d. "Robin Tax" (addizionale Ires nel settore energetico; imposta rimessa alla Corte costituzionale per evidente difetto di...capacità contributiva differenziata e puntualmente e diffusamente traslata sui consumatori finali ndr.) che hanno, tra l'altro, ridotto la soglia di imposizione (da 25 a 10 milioni di euro) ed aumentato l'aliquota dal 6,5% al 10%.
L'imposta municipale (IMU), relativamente alla sola quota riservata allo Stato, ha fatto registrare nel corso del 2012 un gettito di 8.007 milioni di euro.
Tra le altre imposte dirette si registra un significativo incremento dell'imposta sui redditi di natura finanziaria (+46,8%, pari a +3.580 milioni di euro) influenzata da diversi fattori di carattere tecnico-normativo e, in particolare, dalla riforma del regime di tassazione delle rendite finanziarie che ha previsto il passaggio dalle previgenti aliquote del 12,5% e del 27% all'aliquota unica del 20%.
Il gettito IVA ha registrato complessivamente una flessione dell'1,9% (-2.232 milioni di euro) che riflette l'andamento negativo del prelievo sulle importazioni (-6,1%) e di quello sugli scambi interni (-1,2%) a seguito dell'andamento negativo del ciclo economico e della stagnazione della domanda interna nel corso del 2012.
In crescita l'imposta di bollo che registra un incremento dell'11,2% (+622 milioni di euro) dovuto alle modifiche normative apportate con i provvedimenti della seconda metà del 2011 alle tariffe di bollo applicabili su conti correnti, strumenti di pagamento, titoli e prodotti finanziari, nonché al versamento del "bollo speciale" per le attività finanziarie scudate.
Positivo l'andamento del gettito dell'imposta sugli oli minerali (+23,9% pari a +4.954 milioni di euro) sostenuto dagli aumenti delle aliquote di accisa disposti dal D.L. 98/2011 e dal D.L. 201/2011, nonché da misure varate per fronteggiare gli effetti degli eventi sismici che hanno interessato i territori di alcune province di Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto.
Il gettito dell' imposta di consumo sul gas metano ha segnato nel 2012 una flessione del 13,5% (pari a -642 milioni di euro) a causa del meccanismo di versamento dell'imposta e del calcolo del conguaglio sui consumi dell'anno precedente.
A seguito di modifiche normative si registra l'aumento del gettito dell'imposta sull'energia elettrica (+ 114,1%  pari a +1.480 milioni di euro). Dal 2012 le entrate derivanti dalle addizionali relative all'imposta sull'energia elettrica non affluiscono più ai Comuni delle Regioni a statuto ordinario ed alle Province ma viene attribuito al bilancio dello Stato attraverso il corrispondente aumento dell'accisa erariale.
Infine, il 2012 chiude con un risultato positivo degli incassi da ruoli relativi ad attività di accertamento e controllo che hanno generato incassi per 7.746 milioni di euro, facendo registrare un incremento dell'1,1% (piuttosto deboluccio in verità, vero Monti? ndr.)rispetto al 2011 (pari a +82 milioni di euro).
Le entrate relative ai giochi hanno fatto registrare una riduzione complessiva del 6,2% (-862 milioni di euro), tra queste si segnala la riduzione dei proventi del lotto (-8,6% pari a -589 milioni di euro) e  l'incremento del gettito delle lotterie istantanee (+11,2% pari a +149 milioni di euro).
La crescita delle entrate tributarie rispetto al 2011 è ascrivibile agli effetti delle principali misure correttive adottate a partire dalla seconda metà del 2011 che hanno contribuito sul risultato del 2012 per oltre 21 miliardi di euro (IMU quota erario, aumento aliquota ordinaria IVA, aumento accise, modifiche tassazione rendite finanziarie, aumento addizionale IRES settore energetico, ecc.). Al netto del gettito acquisito per effetto di tali misure, il risultato del 2012 sarebbe stato inferiore a quello del 2011 di circa il 2,5 per cento sostanzialmente in linea con il peggioramento del quadro congiunturale."

5 commenti:

  1. Secondo lei posso proporre di sostituire il corso di Diritto €urope(ista) con uno tenuto da lei? Titolo tipo: "teoria e pratica di economia costituzionale". Il nome è pure abbastanza radical chic da attirare il piddino in fasce ancora salvabile. Maledetta la procedura penale ma Viareggio salta. Cmq meglio stare attenti a Washington, senza Casablanca e la richiesta di resa incondizionata il rischio di tradimento oltreatlantico secondo me c'è...spero di sbagliarmi.

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    1. Il corso di diritto europeo va mantenuto perchè bisogna conoscere la patologie per essere buoni medici :-)
      Però un corso di "economia costituzionale" (non necessariamente con me come docente...), andrebbe in effetti istituito non solo a giurisprudenza ma anche a economia: ne parlavo giusto ieri con Cesare Pozzi, con cui discutevamo di modelli normativi e teorie del valore che finiscono per determinare la struttura d'offerta di un concreto sistema nazionale, questione sulla quale il punto di partenza di riflessioni teoriche e applicate non può prescindere da una conoscenza di questo tipo. Pena il delirio di luoghi comuni e di pressapochismo arrogante con cui stanno sommergendo i poveri studenti (creando danni irreversibili e difficili da correggere)

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  2. OT, ma preoccupante...Cosa s'inventeranno? http://au.news.yahoo.com/world/a/-/world/17615314/exclusive-deutsche-bank-horribly-undercapitalized-u-s-regulator/

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    1. Eh, stai precorrendo ciò che stiamo attualmente indagando, proprio perchè ne sorgono importanti interrogativi da decifrare in chiave frattalica...Prossimamente su questi schermi: la Storia in diretta :-)

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    2. Questa cosa sta forse venendo a massa critica.
      Una quindicina di giorni fa mi ero messo a preparare dei volantini da distribuire davanti agli sportelli DB genovesi (in fin dei conti i clienti sono miei concittadini). Il punto di partenza era : ma voi che lavorate con DB cosa sapete della sua "solidità"?
      Ho abbozzato sia per questioni personali che per la vicinanza alla data del 22 giugno (magari là se ne parlerà).

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